Torna dal 18 agosto all’11 settembre Festareggio, la tradizionale kermesse del Pd ospitata al Campovolo. In città, per l’occasione, arriveranno sei ministri del governo Renzi. Si parte il 20 agosto con il titolare delle Infrastrutture, l’ex sindaco di Reggio Emilia, Graziano Delrio.
A seguire saliranno sul palco della kermesse Maria Elena Boschi (24 agosto), Andrea Orlando (27 agosto), Maurizio Martina (28 agosto), Paolo Gentiloni (31 agosto), Giuliano Poletti (2 settembre). A loro si aggiungerà – il 7 settembre – il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Marco Minniti che parlerà di sicurezza e di legalità in Italia e in Europa. In forse, ancora, la presenza del premier Matteo Renzi il quale sarà nel reggiano già il 9 agosto, alla festa Democratica di Villalunga.
Se alla kermesse regionale del Pd ha trovato spazio un solo esponente della minoranza Dem, cioè Vasco Errani, a Festareggio non sarà così. Nel programma infatti figurano, tra gli altri, Pierluigi Bersani – che sarà intervistato da Massimo Giannini il 4 settembre -, Roberto Speranza (7 settembre) e Gianni Cuperlo (9 settembre). “La Festa raccoglie sensibilità diverse. Festareggio è di tutti”, spiega il segretario reggiano del Pd, Andrea Costa. Insomma, tutte le anime del partito avranno voce. Non ci saranno invece esponenti dell’opposizione (parlamentare).
“Trovare dentro altri soggetti politici interlocutori di livello non è facile – argomenta Costa -. Ciò non significa che non troveranno spazio idee diverse dalla nostra”. Balza all’occhio il confronto sulla riforma costituzionale, in programma l’8 settembre, tra la senatrice Dem Anna Finocchiaro e Gustavo Zagrebelsky, l’illustre costituzionalista sostenitore del No al referendum.
“E’ un atto di coraggio invitare chi la pensa diversamente. Su quel palco ci sarà Anna Finocchiaro, una delle persone più preparate a rappresentare le ragioni del Sì”, spiega Costa, sgomberando il campo da polemiche. Il confronto – è il ragionamento del segretario Pd – serve a rafforzare le ragioni del Sì e a convincere i cittadini, compresa parte della base Dem, della bontà della riforma.