di Silvia Gilioli e Vanni Zagnoli
Negli scorsi mesi c’è stato un terzo gruppo interessatissimo a ripartire dalla serie D, con il Parma. E’ riconducibile a Maurizio Mian, già presidente del Pisa e noto anni fa per il legame con il cane austriaco Guenther III, ereditiere di un ricchissimo patrimonio.
![maurizio mian](http://www.7per24.it/wp-content/uploads/2015/08/maurizio-mian.jpg)
Dunque Maurizio Mian aveva già posseduto una società calcistica, il Pisa, in Lega Pro. E’ amico di un direttore sportivo che gli fa da consulente e a maggio aveva deciso di ritornare nel calcio, puntando forte sul dopo fallimento del Parma.
Mian e il direttore sportivo di sua fiducia, amico, si erano rivolti al sindaco di Parma Federico Pizzarotti, per presentare la loro candidatura.
“Caro Maurizio Mian e soci, muovetevi per la serie B, perchè sulla D la partita è persa in partenza. Il sindaco Pizzarotti segnalerà gli industriali locali, per un discorso di bandiera, di militanza, di convinzione. E poi perchè il progetto è serio”.
![Il-cane-Guenther-III](http://www.7per24.it/wp-content/uploads/2015/08/Il-cane-Guenther-III.jpg)
Con queste parole avevamo suggerito al gruppo erede del cane austriaco di tentare di salvare la serie B del Parma.
“Ma con 55 milioni – la replica del consulente di mercato – si costruisce una squadra da Champions league”.
Mian e l’amico esperto di calcio hanno presentato la loro offerta, ben presto però si sono arresi perchè hanno confermato la nostra impressione: “E’ già tutto deciso”.
E in fondo è giusto così, che il Parma vada ai parmigiani e parmensi, a chi con pochi milioni di euro cerca di riportarlo, con calma, in auge, con un progetto a lungo respiro.