Multiutility, dalla giunta fiorentina semaforo verde, avanza il soggetto unico

Firenze – Avanza senza pause il percorso della costituenda Multiutility toscana, ovvero il soggetto unico che, dal punto fermo Alia, vedrà la fusione per incorporazione nella società dei rifiuti delle partecipazioni detenute in Publiservizi, Consiag e Acqua Toscana, società partecipate dai Comuni delle province di Firenze, Prato e Pistoia.

La giunta comunale fiorentina accende semaforo verde per  il ‘Progetto Multiutility’, presentato con una delibera dell’assessore al bilancio e partecipate Federico Gianassi. Il progetto di un unico soggetto erogatore di servizi, che possa stare alla pari con giganti già affermati come Hera in Emilia Romagna e Marche, per fare un esempio, prende così ufficialmente forma. La delibera dovrà ora essere portata per la discussione in consiglio comunale. L’operazione, che vede la partecipazione, oltre a Firenze, di altri 66 comuni della Toscana centrale, non è però priva di scogli. Infatti, fra i sindaci che si mettono di traverso all’perazione, si segnalano Leonardo Borchi, il primo cittadino di Vaglia, e Lorenzo Falchi, primo cittadino di Sesto Fiorentino.

Il processo di fusione per incorporazione, che dovrebbe prima vedere il conferimento delle partecipazioni di Firenze in Toscana Energia e di Pistoia in Publiacqua, prenderebbe il via con l’apertura di un procedimento di aumento di capitale destinato a terzi per favorire l’entrata di altri soggetti toscani nel progetto, e di aumento di capitale per la quotazione in borsa dell’azienda con il mantenimento di almeno il 51% nelle mani dei Comuni che deterranno tali partecipazioni in una holding pubblica.

“Auspichiamo che si arrivi presto con tutti gli altri comuni coinvolti – afferma il sindaco Dario Nardella – all’approvazione degli stessi atti, in modo da mettere in condizione i consigli di amministrazione delle società coinvolte di avviare la procedura per la creazione della holding. Si tratta di un percorso complesso e difficile ma di vitale importanza, soprattutto alla luce della grande crisi energetica che il paese e le città stanno attraversando”.

Secondo quanto diceil sindaco di Firenze, “La Multiutility sarà una risposta efficace e duratura alla richiesta di aumento della qualità dei servizi pubblici locali e al problema dell’aumento delle tariffe, a cominciare da quelle dell’energia e dell’acqua, problema ritenuto di grande rilevanza dalle famiglie e dalle aziende. Stiamo per varare un progetto mai visto prima in Toscana, che porterà sviluppo, lavoro e investimenti nei nostri territori”.

Di un passaggio storico parla anche l’assessore al bilancio Federico Gianassi, che ha seguito passo passo tutta la vicenda, e che,in attesa di andarsene a Roma, dove è stato eletto alla Camera, configura questo atto come probabilment euno degli ultimi messi a terra da assessore del Comune di Firenze:  “Dopo il lavoro faticoso degli ultimi due anni i Comuni della Toscana centrale si stanno impegnando a portare nei Consigli Comunali la delibera con il via libera al processo di fusione di quattro aziende che determinano la nascita di una unica, grande realtà per la Toscana centrale che detiene partecipazioni nell’acqua, nei rifiuti e nel gas e che, con l’aumento di capitale destinato a terzi e con l’entrata in borsa, potrà ottenere risorse dal mercato utili ad aumentare gli investimenti nell’interesse dei cittadini”.

I passaggi tecnici:

Primo passaggio: un aumento di capitale di Alia, con connesso conferimento di due partecipazioni: le azioni rappresentative del 20,61% del capitale di Toscana Energia Spa detenute dal Comune di Firenze; poi le azioni rappresentative del 3,9% del capitale di Publiacqua Spa detenute dal Comune di Pistoia. Queste operazioni sono propedeutiche alla successiva: ovvero la  fusione per incorporazione in Alia di Acqua Toscana Spa Consiag Spa e Publiservizi Spa.  Alia diventerà una società multiutility, ed avrà nel proprio oggetto sociale tutte le attività attualmente svolte dalle diverse società partecipanti alla fusione nei settori dei servizi al cittadino. Cotestualmente, è prevista la sottoscrizione del patto parasociale fra i soci per la gestione della Multiutility.

Secondo passaggio: Effettuata la fusione, il progetto sottoposto all’approvazione dei Comuni prevede la costituzione di una nuova società a capitale pubblico, avente funzioni di holding di partecipazioni, e nella quale i Comuni conferiranno le proprie partecipazioni in Multiutility.

-Terzo passaggio:  la Multiutility provvederà a conferire integralmente il proprio ramo d’azienda operativo, relativo alla raccolta e alla gestione dei rifiuti, in una società neo costituita e da essa integralmente partecipata che si chiamerà “Alia OpCo”. Per effetto di tale cessione Alia OpCo subentrerà nella titolarità del contratto di concessione con ATO Toscana Centro.

Inoltre, ci sarà l’apertura del capitale ad altri Comuni toscani con una possibilità di aumento di capitale, di massimo 1,2 miliardi, che sarà al servizio di conferimenti in natura (partecipazioni e rami d’azienda) che consentano a Multiutility di rafforzare il proprio patrimonio nel settore dei servizi di pubblica utilità.

Una seconda tranche di aumento di capitale, pari al massimo a 2,3 miliardi, è al servizio della quotazione in borsa delle azioni della Multiutility attraverso un’offerta pubblica di sottoscrizione, prevedendo di aprire a terzi fino ad un massimo del 49% del capitale di Multiutility. Il processo di quotazione si baserà sul presupposto che i Comuni e gli altri soci pubblici mantengano complessivamente (tramite la Holding Toscana) la maggioranza del capitale e dei diritti di voto di Multiutility Toscana, con la conseguenza che tutti gli aumenti di capitale a servizio di conferimenti in natura saranno deliberati ed eseguiti nel rispetto di questo presupposto.

Sulla vicenda, leggi anche https://www.stamptoscana.it/multiutility-spiegata-dal-sindaco-di-vaglia-le-ragioni-del-no/

 

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