L’amministratore di condominio risponde 2: Come cambierà la bolletta?

Buongiorno, ho appreso che il mercato tutelato dell’energia viene di fatto chiuso. Come cambierà la bolletta?

Il 10 gennaio 2024 sarà la data ufficiale per l’abolizione del mercato tutelato per l’energia elettrica e gas per tutti i clienti, comprese le utenze private e condominiali.

Trascorso il termine ultimo fissato, secondo il decreto aiuti quater del Governo Meloni, tutti gli utenti privati dovranno essere passati nel mercato libero, abbandonando quello tutelato se ancora non lo hanno fatto. Coloro che non provvederanno, passeranno per un tempo limitato al “mercato di salvaguardia”, nel quale non sarà possibile stabilire la tariffa del proprio contratto perché sarà stabilita dallo Stato e non è detto che sia più conveniente rispetto a quella offerta dal mercato libero.

Quindi adesso confrontare i prezzi e prepararsi al cambio di fornitore in tempo per questa scadenza del gennaio 2024 è il consiglio giusto da seguire per non ritrovarsi con un fornitore non scelto direttamente da noi.

Il passaggio al mercato libero riguarda anche le utenze condominiali. La scelta del fornitore spesso viene fatta dall’amministratore, il quale nell’interesse del condominio stipulerà i contratti di fornitura con una società concordando prezzi e condizioni vantaggiose in funzione del potere contrattuale dato dal numero di utenze o dai volumi gas.

Per le condizioni nell’ambito condominiale è molto importante concordare anche le modalità e i tempi per le eventuali messe in mora in caso di morosità; questo perché i tempi si sono molto ristretti negli ultimi tempi e nei condomini la gestione dei consumi e dei conseguenti costi è molto diversa rispetto a un’utenza privata o aziendale. L’assemblea poi valuterà l’operato dell’amministratore.

Personalmente reputo che la scelta deve essere fatta dall’assemblea dei condomini, ma può anche essere affidata all’amministratore, che poi darà notizia delle condizioni concordate alla prima occasione utile.

Con la chiusura definitiva del mercato tutelato non cambierà niente per tutte quelle utenze che oggi sono già in fornitura nel mercato libero.

Il passaggio a un fornitore del mercato libero non comporta alcun disservizio e avviene contestualmente con la sottoscrizione di un contratto con altro fornitore e senza costi. Trascorsi 60 giorni la fornitura sarà attiva con il nuovo fornitore; fino al 60° giorno resta in capo al fornitore attuale. Per la fornitura di energia e gas potrà essere scelto lo stesso fornitore cosa che non avviene nel mercato tutelato.

I dati da fornire sono:

  • Quelli anagrafici dell’intestatario della fornitura (ovvero codice fiscale, carta d’identità, numero di telefono e indirizzo e-mail per eventuali comunicazioni e per l’invio delle bollette);
  • il codice POD per l’energia elettrica e il codice PDR per il gas; entrambi si trovano facilmente tra i dati di fornitura dell’ultima bolletta;
  • l’esatto indirizzo presso il quale è registrata la fornitura;
  • indirizzo e-mail se scegli di ricevere le bollette tramite posta elettronica;
  • solo nel caso in cui si sottoscriva un’offerta direttamente dal web verrà richiesto il codice Iban per l’addebito automatico della bolletta sul conto corrente.

Con la chiusura del mercato tutelato le bollette non cambieranno nella loro struttura; cambierà però il costo al KWh e il costo Smc (standard metro cubo), che determinano la spesa per la materia prima e la spesa materia energia.

Ma a differenza del mercato di maggior tutela, dove il prezzo dell’energia viene stabilito dallo Stato, nel mercato libero il prezzo della materia prima viene stabilito direttamente dai singoli fornitori, i quali sono liberi di definire le tariffe da offrire ai propri clienti: in questa situazione si configura dunque un regime di concorrenza, grazie al quale le aziende private possono formulare offerte personalizzate per convincere i clienti finali a stipulare un contratto con loro. In ogni caso rimane comunque tutto regolamentato dallo Stato e dall’Antitrust per quanto riguarda la correttezza dei contratti.

Per scegliere la tariffa migliore secondo i propri consumi in casa si potrà fare riferimento a uno strumento messo a disposizione da Arera, ovvero il portale consumi.

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