Energia, cittadino “innov-attivo” nel mercato elettrico

Nel pomeriggio di ieri si è concluso a Palazzo Medici Riccardi il primo workshop del festival dell'energia di Firenze, "Mercato elettrico: come difendere il consumatore". La relazione introduttiva di Clara Poletti dello Iefe, Centro dell'Università Bocconi per Energia, Economia e Poitica ambientale, ha evidenziato l'importanza della tutela del consumatore nel merfcato libero dell'energia, sancita dalla normativa europea (direttiva CE 96/92), abbinata però ad un "consumatore attivo". Sono i servizi di rete (network services), come i settori bancario, telecomunicazione e vendita di energia ad avere le peggiori performance dell'indicatore Mip il quale misura il buon funzionamento del mercato sulla base del potere di comparabilità delle offerte da parte del consumatore. Le ragioni? Oltre a considerare il fatto che il mercato dell'energia è di per se difficile "Siamo ancora in una fase di transizione tra assetto monopolistico – spiega Paoletti – e libero mercato, il consumatore è poco attivo, è mancato un coordinamento tra gli operatori e segmenti di mercato. Necessità di coordinamento e informazione dall'altra sono parte della liberalizzazione". E allo stato attuale il 57% della bolletta è costo di approvvigionamento.

Entrando nei problemi pratici dei cittadini è la sostituzione del venditore di energia elettrica, lo switching, a mettere in crisi il consumatore, argomento ricorrente in molti degli interventi della tavola rotonda che è seguita. Sono i tempi di switching, switching non richiesti o fraudonelnti, oltre alla chiarezza sulle misure dell'energia, i maggiori problemi per il consumatore, ma il Sistema informativo integrato, e centralizzato, che entrerà in servizio a giugno 2012, lo potrà risolvere. E' una banca dati nazionale degli utenti dell'energia realizzata da Acquirente unico (Au), società per azioni del gruppo Gestore dei servizi energetici Gse spa, che ha il compito, affidatogli per legge, di garantire la fornitura di energia elettrica e di acquistare energia elettrica alle condizioni più favorevoli sul mercato per poi cederla ai distributori o agli esercenti in maggior tutela, ai fini della fornitura ai piccoli consumatori che non hanno scelto ancora un nuovo fornitore nel mercato libero.
''Grazie al SII, nel pieno rispetto della privacy – ha spiegato Paolo Vigevano amministratore delegato Au – saranno valicate le difficolta' sinora riscontrate nello scambio di dati tra gli operatori, consentendo a famiglie e imprese di usufruire pienamente delle opportunita' derivanti dalla concorrenza all'interno del processo di liberalizzazione. La gestione centralizzata dei flussi informativi, inoltre, stimolera' la riduzione dei costi di gestione complessivi a carico degli operatori con ricadute, quindi, nelle bollette dei consumatori finali''. Inotre Vigevano ha segnalato che l'Italia è il paese pù liberalizzato  nel segmento dei clienti domestici (mercato al dettaglio, cosìddetto retail).

Sulla necessità di maggiore informazione e chiarezza nelle bollette concorda Simone Mori, direttore regolamentazione e ambiente di Enel, ricordando l'impegno di Enel su questo fronte insieme ad Aeeg, segnalando però che "non è cosa banale semplificare tariffe e consumi, è difficile già per gli addetti". E lancia un messaggio sintetico e chiaro "noi definiamo il segmento venditore-consumatore iperregolato e il segmento distributore-consumatore iporegolato".
Legacoop, che opera nel settore attraverso il movimento consumatori associati a Legaccop,  manifesta preoccupazione per la condizione del consumatore, a cui non basterà essere ben informato e attivo, ma occorre sempre più essere associato: "Se è solo in un mercato liberalizzato, se pur tutelato – avverte Vanni Rinaldi responsabile nazionale settore energia Legacoop – la sua tutela non funziona. Occorre dare una piattaforma associativa anche ai consumatori, la quale non esclude l'Acquirente unico. Ed occorre ora e non fra dieci anni, il nostro paese ne ha bisogno".

Con le tecnologie della produzione da fonti rinnovabili sempre più consumatori (consumer) si stanno profilando anche come producer (o professional) e quindi diventano "prosumer".  Il prosumer è il cittadino innov-attivo, termine usato da Rinaldi, del futuro che applica l'innovazione ed è partecipe del sistema energetico.

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