Dalla Toscana un no forte all’Ogm

E' la Cia Toscana a pronunciare un solenne e convinto “no” agli organismi genetici modificati, vale a dire gli Ogm, come ormai sono conosciuti anche al grande pubblico. “La nostra agricoltura non ha bisogno di Ogm – dice Luca Brunelli, presidente Cia Toscana  – le produzioni agroalimentari toscane sanno esprimere qualità e tipicità. La sicurezza alimentare deve essere al centro delle politiche del settore nel rispetto dei consumatori; inoltre solo con la qualità si riesce a dare un valore aggiunto e maggiore redditività ai nostri imprenditori agricoli. Per cui, come abbiamo sempre sostenuto, gli organismi geneticamente modificati devono restare fuori dalle campagne toscane”.

La posizione della Cia Toscana è sempre stata contro l'introduzione degli Ogm nel campo dell'agricoltura, e il presidente Luca Brunelli non manca l'occasione di ribadirlo all’interno della task force, insieme alla Cia nazionale, per un’Italia libera da Ogm che mette insieme 38 associazioni a livello nazionale. “Gli Ogm – ricorda Brunelli – riuscirebbero in poco tempo a distruggere l’immagine e la qualità delle nostre produzioni. Vogliamo una agricoltura libera da Ogm. Non si torna indietro, per questo dobbiamo continuare a puntare su qualità, biodiversità e sostenibilità”.

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