Cyberbullismo: è violenza allo stato puro, arriva una legge

Pistoia – E’ discussione di questi giorni, il cyberbullismo che riguarda circa il 7% della popolazione scolastica, i dati emersi da indagini parlano chiaro e forte: circa il 50% ammette di averlo subito e l’11% di aver pensato al suicidio. Dati allarmanti, ancora più doloroso è sapere che sono gli stessi ” amici” a compiere questo grottesco disegno. Condividere, far girare un video, una foto rende responsabili in prima persona, non ci si può esimere da questo. Non è meno grave di compiere un’azione diretta alla persona.

Dopo il caso tragica della ragazza che si è suicidata dopo mesi di attacchi e dileggi sulla rete, un’altra ragazza, ubriaca e senza la minima coscienza di ciò che sarebbe accaduto, è stata violentata in un bagno di una discoteca. A filmare il tutto le sue ” amiche”, sghignazzanti della bravata. E poi hanno divulgato. La famiglia sicuramente ha il suo ruolo e la sua responsabilità, non vi è dubbio alcuno, ma la società e sopratutto lo Stato faccia la sua parte, istituendo quelle garanzie a salvaguardia dei minori, urgenti e necessarie.

La proposta di legge al vaglio della Camera propone la tutela dei minori su ciò che sta dilagando a macchia d’olio, episodi sempre più gravi di bullismo attraverso il web, quindi principalmente i social, ma non solo. Necessario si rende l’intervento urgente sul fronte della prevenzione, attraverso azioni educative e formative “ Siamo di fronte a una nuova epidemia sociale, che corre veloce tanto quanto la rete, e che non puo’ permettersi di trovare la politica impreparata e la giurisdizione disarmata. Sono contenta dunque che finalmente venga discussa oggi alla camera la legge sul cyberbullismo”.

Cosi’ interviene Fabrizia Giuliani, parlamentare del Pd. “E’ necessario articolare questa legge secondo due pilastri: da un lato la prevenzione e dall’altro il contrasto a questa pratica di cui vittime sono troppo spesso i minori. Innanzitutto finanziare il fondo che contrasta la pedopornografia. Nel triennio 2016-2018 abbiamo  previsto 220 mila euro, un segno tangibile del cambio di rotta che vogliamo imprimere. A questa misura va pero’ associata l’introduzione di un nuovo aggravante sul reato di stalking. Chi oggi è vittima di cyberbullismo viene ricattato, beffeggiato e brutalizzato attraverso social network, chat, forum, sms, whatsup. E l’Istat ci dice che sono le ragazze le vittime più numerose di un problema vecchio, quello del bullismo, che oggi si e’ rivestito di nuovi strumenti molto più potenti rispetto a quelli passati. Strumenti che purtroppo – come ci hanno raccontato le cronache – possono rendere la vita di ragazze e ragazzi un inferno”.

Proprio di questi giorni, infatti, le notizie terribili che hanno ancora una volta messo a nudo quanto la ” rete” possa divenire strumento di scherno e ricatto, quindi molto pericolosa, tanto da spingere al suicidio per la vergogna. “Bisogna dare seguito – aggiunge l’On. Giuliani – alla convenzione Onu dei diritti dei bambini e alla direttiva europea sulla centralita’ della vittima e tradurla in norme, se davvero la politica vuole proteggere i minori da ogni forma di violenze e discriminazioni”. Maggiore tutela e monitoraggio della rete, anche in termini di uso del linguaggio e di esaltazione di pratiche poco consone a pubblico minorile.

Oggi tutti sappiamo bene quanto sia praticamente impossibile evitare il contatto con il mondo del web , ai nostri figli. Cerchiamo  almeno, di offrire loro maggiore controllo e salvaguardia possibile.

 

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