Caso geotermia Amiata nell’incontro M5S-Geologi-Comitati

Roma – Si è svolto ieri un incontro presso la Camera dei Deputati tra Samuele Segoni, deputato M5S, docenti esperti di geologia e geotermia, associazioni e comitati cittadini di Cinigiano e Castel Del Piano. Segoni si è detto disponibile ad iniziative parlamentari mirate a rivedere il quadro normativo nel quale ravvisa lacunosità e distorsioni: incentivi abnormi, impianti decisi e calati da Roma, senza confronto con le popolazioni locali interessate, parziale valutazione degli impatti degli impianti geotermici su salute umane e risorse naturale.

“In Italia manca una regia nazionale capace di organizzare il tessuto produttivo in maniera coerente nel rispetto del territorio e delle condizioni di sicurezza per i cittadini per questo ci interessa definire e normare il discrimine tra geotermia buona e geotermia cattiva”.  E’ quanto ha dichiarato Samuele Segoni, deputato del MoVimento 5 Stelle all’apertura dell’incontro che si è svolto ieri a Roma presso la Camera dei deputati tra il M5S, esperti di geologia e geotermia, associazioni e comitati cittadini tra cui il prof. Andrea Borgia, prof. Claudio Margottini, docente di Geotermia alla Huazong University in Cina, Fausto Carotenuto capo delegazione, presidente Comitato per la difesa della salute e del territorio di Castel Giorgio; Daniele Galluzzi, produttore vitivinicolo di Cinigiano ,Vittorio Fagioli, referente Rete nazionale NO Geotermia Elettrica speculativa e inquinante, e Giuliano Ferroni, esponente di Castel del Piano. Il prof. Andrea Borgia ha partecipato all’incontro per relazionare sugli aspetti tecnici del caso Amiata.

Secondo il deputato M5S il problema principale è che esiste un quadro legislativo estremamente lacunoso, con impianti che vengono decisi a livello Ministeriale senza il concorso delle popolazioni locali, con incentivi abnormi che vanno spesso a società straniere le quali non producono ricchezza per il sistema Italia. Tipico è il caso dei 10 “progetti pilota” previsti dal Decreto Legislativo 11 Febbraio 2010, n. 22, che vengono agevolati negli iter amministrativi, e che beneficiano di incentivi almeno doppi rispetto a quelli con percorso autorizzativo tradizionale.

“Solo sul territorio dell’Amiata si valuta un aumento del tasso di mortalità di due morti in più al mese– ha spiegato Segoni, condividendo la denuncia dei Comitati locali – per questo ci auguriamo che le linee guida dal Ministero dello Sviluppo Economico, in corso di elaborazione arrivino al più presto”. “La politica delle deroghe e dell’emergenza nella gestione del territorio nell’intero Paese – ha osservato il deputato ha già causato danni drammatici dovuti all’incapacità della politica di programmare politiche virtuose per questo – ha concluso – ci auguriamo che si mappi il territorio nazionale e si decidano al più presto le zone di esclusione dove gli impianti geotermici presentano rischi eccessivi o comunque problematiche legate alla distruzione delle già esistenti economie al fine di organizzare un tessuto produttivo non speculativo e rispettoso del territorio e delle condizioni di sicurezza per la salute dei cittadini”.

Il portavoce del MoVimento 5 Stelle si è infine reso disponibile a intervenire a livello parlamentare per riuscire a individuare un quadro normativo maggiormente idoneo alla salvaguardia delle popolazioni e dell’ambiente che consenta di ripensare il piano di sviluppo geotermico e valutare in modo più approfondito e sistematico le criticità e gli impatti delle varie tecnologie.

 

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