Violenza sulle donne, Prato si mobilita per il 25 novembre

Prato – Per la giornata mondiale del 25 novembre istituita per commemorare le donne vittime di femminicidio per eiminare la violenza di genere il Comune di Prato, attraverso l’assessorato alle pari opportunità dell’assessore Ilaria Santi,insieme ai Comuni di Vaiano, Montemurlo, Vernio, Poggio a Caiano,  Carmignano, Cantagallo unitamente alla Provincia, ha patrocinato e contribuito a tantissime iniziative di sensibilizzazione.

Con  Enti, Club-service, associazioni e il centro antiviolenza La Nara organizzati  una serie di eventi rigorosamente da remoto per rispetto delle norme anticovid. Dallo spettacolo on-line delle attrici Linda Collini e Laura Feltrin a cura del Lions club Prato Host con l’associazione nazionale Senza Veli sulla Lingua” che con Suffragetta anch’io -mind the gap!” hanno ripercorso attraverso delle letture,all’interno del teatro Sant’Anna di Treviso, alcune storie di donne che in maniera più o meno nota hanno contribuito alla crescita della coscienza democratica del nostro Paese, alla discussione sul fenomeno della tratta, fino alle spose bambine (entrambe del Soroptimist International club di Prato), attraverso la drammatica documentazione dell’avvocato Gaetano Pacchi.

La costrizione o induzione al matrimonio è finalmente un  reato ed è stato inserito nel Codice Rosso. Innumerevoli gli incontri per discutere sulla violenza contro le donne e mezzi di contrasto, come anche un focus per coinvolgere da casa gli studenti delle scuole medie superiori pratesi attraverso la presentazione del libro di Chiara Brilli “Donne Capovolte”. Non sono mancati,come da tradizione, anche i giovani del Leo Club (l’associazione giovanile dei Club Lions), di Area 2 Prato, Montemurlo, Montecatini e Pescia con i Leo Club Siena che hanno portato alla ribalta il fenomeno del catcalling attraverso una propria opera prima. Un filmato omonimo interamente ideato e prodotto da loro stessi.

Tratta di quei complimenti di dubbio gusto che avvengono in strada fatti da sconosciuti e che ogni donna avrà ricevuto almeno una volta nella vita. ( In Francia il catcalling ad esempio è un reato!). All’appello del 25 novembre anche i supermercati Coop- Fi che, con una campagna pubblicitaria, hanno invitato i propri soci a comprare alcuni  prodotti il cui ricavato andrà a sostenere i centri antiviolenza della Regione Toscana,tra cui quello de La Nara a Prato.

Mentre il CPO (comitato pari opportunità presso il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Prato), ha messo in rete un video che registra il dato dell’associazione Senza Veli sulla Lingua circa le  altissime richieste di aiuto provenienti dalle donne durante il lockdown. Rinviata,invece a causa della disposizioni anticovid, l’iniziativa del Lions Cosimo dé Medici di Firenze a favore del centro antiviolenza La Nara,dal titolo “CPP”. Ovvero “la remise en forme” dei peluches, gli adorabili pupazzetti tutto pelo che saranno donati,appena possibile ai bambini che vivono nelle case rifugio.

La presenza poi in tutti gli  incontri del  Sindaco di Prato Matteo Biffoni evidenzia l’importante sforzo da parte dell’amministrazione comunale e lui stesso ha  detto -in un periodo così difficile come quello  che stiamo vivendo favorire il più possibile questi eventi ,anche se non in presenza per la giornata internazionale del 25 novembre, è un forte segnale di attenzione,anche perchè  il fenomeno della violenza sulle donne registra,purtroppo, a livello nazionale ancora troppe tragedie”.

Mentre su ciò che accade  sul territorio pratese il Sostituto Procuratore presso la Procura del Tribunale di Prato Laura Canovai ha precisato chel’applicazione del Codice Rosso in città ha dato importanti risultati. “Questo anche perché funziona la rete che viene attivata ogni qualvolta una donna denuncia una violenza che va dall’applicazione del Codice Rosa negli ospedali, alla questura, alle forze dell’Ordine, fino all’attivazione del processo in tribunale”.

Tra i temi toccati anche quello sul recupero dei maltrattanti previsto dal Codice Rosso. Ovvero la sospensione della pena per mariti, compagni e fidanzati maltrattanti purché  accettino un percorso in uscita dalla violenza attraverso l’aiuto di psicologi e psichiatri in strutture specializzate, nell’ottica non solo  della prevenzione ma anche nel contrasto alla reiterazione del reato.

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