In uno dei luoghi più suggestivi della Versilia, lungo il Viale del Tigli che unisce Viareggio a Torre del Lago, sorge Villa Borbone oggi restaurata e adibita a spazio polivalente dal Comune di Viareggio. Appartata, in contesto paesaggistico dove il fascino dell’edificio storico si unisce a soluzioni tecnologiche di avanguardia.
Sorta nel 1822 per volontà di Maria Luisa di Borbone, duchessa di Lucca fu realizzata dall’arch. Lorenzo Nottolini. La villa, che si trova nel Parco di Migliarino-S.Rossore- Massaciuccoli si affaccia sul viale dei Tigli con un cancello monumentale.
Dimora di villeggiatura della famiglia ducale, fu ampliata nel 1834, con l’ingrandimento dei corpi laterali e la graduale costruzione di stalle, case per coloni e serre. Verso il 1850, con la costruzione di altri edifici, la villa centrale fu collegata ai corpi laterali. Quindi ha una pianta a forma di H in quanto al corpo centrale si affiancano due fabbricati in modo perpendicolare: sul lato nord la Cappella- mausoleo,(che ricorda l’antica Chiesa lucchese di S,Giulia) caratterizzata dalla pregevole facciata marmorea e dove sono sepolti i Borbone di Parma (che per un certo periodo sono stati anche sovrani di Lucca), più oltre le scuderie, mentre il corpo sud è caratterizzato da finestre tripartite con finiture in mattoni di gusto mitteleuropeo. Oggi vi sono ospitati uffici e spazi per convegni.
Il complesso è, inoltre, corredato da una Limonaia con un corpo di fabbrica contraddistinto da grandi arcate rivolte verso il giardino. Oltre alla villa e alla tenuta si devono a Maria Luisa di Borbone-Parma che nel 1818 era divenuta Duchessa di Lucca, anche altre realizzazioni assai importanti: nel 1819 la costruzione della prima darsena e l’acquisto dell’intera pineta e marina di levante, la redazione del piano regolatore dello sviluppo urbano, nel 1820, l’elevazione di Viareggio a rango di città e nel 1823 l’istituzione del circondario marittimo.
È sempre Maria Luisa che, nel 1820, incarica l’architetto Nottolini di studiare il progetto per una vera e propria reggia corredata da un casino di caccia ma che sarà realizzato solo in parte in quanto essa muore a Roma nel 1824 ed il suo successore nel ducato di Lucca, il figlio Carlo Lodovico, ne ridimensionerà la portata..
Significativi ampliamenti saranno invece effettuati da Carlo III che era stato principe ereditario del Ducato di Lucca fino al 1847 prima di divenire Duca di Parma, Piacenza e Giuastalla. Egli era un appassionato di Viareggio dove soggiornava spesso, anche dopo essere passato sul trono di Parma, Piacenza e Guastalla e dove forse ha vissuto anche un’intensa storia d’amore con una nobile fiorentina.
A Carlo III si deve anche la Cappella – mausoleo della famiglia progettata dall’architetto Giuseppe Ghe il cui aspetto odierno comunque deriva dalla ristrutturazione del 1885 ad opera dell’architetto Giuseppe Pardini, che usò i marmi pregiati all’esterno e all’interno.
La Cappella costituisce uno degli elementi di maggiore interesse del complesso in quanto sepolcro monumentale della famiglia Borbone-Parma. Vi sono infatti sepolti lo stesso Carlo III il padre Carlo II (conosciuto anche come Carlo Ludovico di Lucca). e di Roberto (ultimo duca di Parma che regnò fino al 1859. Poi il ducato fu ’annesso a regno d’Italia) e dei suoi discendenti. Inoltre vi sono le tombe di numerosi altri membri della famiglia, sebbene –e questo è l’aspetto più curioso – la villa si trovi fuori – e abbastanza lontana. dal Ducato di Parma, Piacenza e Guastalla.
Dal 1871 Villa Borbone fu la residenza di Margherita, moglie del pretendente carlista al trono di Spagna: e in questo periodo fu una vera e propria reggia fu l’epoca di maggior splendore della villa, con una corte di 36 persone. Di notevole interesse anche la Limonaia con un edificio lungo e stretto e grandi arcate. Mentre il giardino possiede viali, boschetti e radure in un paesaggio tipico del “parco romantico”.