Firenze – L’innovazione fa tappa in Toscana con un grande appuntamento in vista dell’Expo 2015: ad appena 200 giorni dall’esposizione, all’Auditorium Duomo in Via de’ Cerretani si sono incontrati ieri pomeriggio il Presidente Expo 2015 Diana Bracco, l’Assessore regionale all’agricoltura con delega a Expo 2015 Gianni Salvadori, l’Amministratore Delegato di Explora S.C.p.a. – società braccio destro di Expo per la promozione del turismo – Josep Ejarque, il Direttore de La Nazione Marcello Mancini e il giornalista Pino di Blasio. Filo conduttore del confronto: le potenzialità del nostro paese in termini di innovazione e di competitività e l’importanza dell’Expo come trampolino di lancio e polo attrattivo per investimenti e turismo.
Mancini comincia con l’osservare che “l’ottimismo sta tornando” in qualche modo, si annida tra la gente e prende corpo nella voglia di fare. Qui si inserisce la centralità di un evento come quello di Milano, come una speranza che ha tutti i tratti di un’esortazione: “torniamo a essere un paese che vince, e cominciamo a farlo grazie a Expo”.
La Toscana – firmataria tra l’altro del primo protocollo di collaborazione – sarà presente all’inaugurazione, il primo giorno, nel Padiglione Italia con uno spazio nel cardo nord-ovest e per questo avrà un’enorme visibilità, assolutamente necessaria e meritata, come spiega il Presidente Bracco: “senza la Toscana non si sarebbe potuto pensare a un Expo”.
Il Padiglione Italia sarà ispirato al tema del Vivaio per veicolare l’idea di una crescita giovane e continua, di un contagio tra idee e di una diffusione capillare, coniugando “tradizione e innovazione, passato e futuro”. Già il palazzo del Padiglione simboleggia la capacità di guardare oltre verso soluzioni alternative, con la sua superficie esterna in bio-cemento (Italcementi) in grado di assorbire lo smog e auto-preservarsi.
Oltre agli spazi di Coldiretti, Confindustria, ai padiglioni del vino e dell’Unione Europea, degna di nota sarà la mostra sull’identità italiana, articolata in quattro sezioni che rispecchiano altrettante “potenze” del nostro paese: la potenza del saper fare, della bellezza, del futuro (nell’accezione che riguarda la biodiversità e la ricchezza vegetale) e del limite (con “storie di persone che hanno vinto piccole e grandi battaglie”). Inoltre il palinsesto prevede più di 2500 eventi soltanto per il nostro padiglione.
Per una volta, sottolinea la Bracco, “ le istituzioni stanno lavorando tutte insieme, stanno riscoprendo l’importanza di far squadra; questo concetto, se passa, sarà una grandissima eredità dell’Expo. Possiamo dire che avremo imparato una cosa molto importante che ci rende imbattibili.”
L’Assessore Salvadori concorda sul fatto che l’Expo sia un’occasione “irripetibile”, che non possiamo lasciarci scappare. Per questo “non può essere un evento che rimane a Milano, altrimenti abbiamo fallito”. E riguardo agli ultimi sviluppi delle vicende sulla criminalità organizzata negli appalti, esorta: “Andiamo avanti, perché fermarsi è un po’ come morire”.
Ma l’Expo, per essere sfruttato, non ha bisogno soltanto di innovazione: è necessario un grande lavoro per attrarre più ospiti possibile, in modo che non siano visite mordi e fuggi. Di questo si occupa Explora, per costruire un turismo esperienziale che non si mantenga entro i confini dell’esposizione ma coinvolga il territorio circostante.
“Abbiamo venduto molti biglietti ma questo non significa che abbiamo venduto l’Italia”, spiega Ejarque, Amministratore delegato di Explora, “dobbiamo utilizzare l’Expo per riposizionarci sui mercati in cui siamo forti e vivi ma anche per entrare su nuovi mercati”. Sono state identificate 34 tipologie diverse di turista che graviterà intorno all’evento, e per ognuna – si intuisce – è prevista una strategia di marketing in grado di far restare le persone in Italia, anche un solo giorno in più, offrendo ciò che più si avvicina ai loro desideri, che “non è soltanto cultura e arte, perché l’Italia non è soltanto questo”.
Ieri pomeriggio sono stati premiati i 10 migliori progetti innovativi – sui 189 che hanno risposto al bando regionale attivo da Maggio a Ottobre di quest’anno – e le 10 migliori “buone pratiche” con destinazione Milano, che rappresenteranno la Toscana nella durata dell’Expo: c’è “AVIATOR”, l’idea che prevede l’utilizzo di droni per monitorare le attività agricole, “GAPS” che promuove il chilometro zero, “Funghi Espresso” con il progetto di coltivazioni di funghi fai-da-te con i fondi del caffè. Ci sono associazioni, Startup, cooperative che si sono impegnate per produrre e/o promuovere qualcosa in modo nuovo e dare il proprio apporto alla crescita di questo paese. Le vedremo all’Expo e le vedranno i milioni di visitatori attesi, con la speranza che questo evento sia un’opportunità per tutti.