Strage di Viareggio, messa e fischi dei treni, arriva il ministro Bonafede

Viareggio – Anniversario amaro, sempre più amaro man mano che il tempo passa e e il dolore no.  Oggi, 29 giugno, nell’anno 2009, alle 23,48 l’aria si incendiò, nel’esplosione del treno che provocò la strage, e 32 vite furono spezzate per sempre. Le campane della Casina dei ricordi, che venne costruita nell’area più colpita, daranno 32 rintocchi.

Non ci sono celebrazioni, quest’anno, ma, come spiegano dall’associazione “Un mondo che vorrei”, la decisione di dare o no l’autorizzazione da parte del Comune di Viareggio sarebbe stata presa per ragioni di sicurezza. Tutto il giorno le locomotive, passando per la stazione di Viareggio, fischieranno per onorare e ricordare i morti.

Il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede stamani ha partecipato alla messa di suffragio nel cimitero della Misericordia. Alle 23.48 stasera ci sarà un ricordo alla stazione. Il ministro dopo la messa si è trattenuto con i familiari delle vittime.

Da Sinistra Italiana giunge una nota: “Noi non dimentichiamo e siamo al fianco delle famiglie delle 32 vittime della strage di Viareggio. E con loro chiediamo più investimenti sulla sicurezza ferroviaria e sui controlli. Oggi apprendiamo che non ci sarà più il capostazione a Viareggio. Eppure fu proprio il capostazione, la sua presenza in stazione ad evitare ulteriori vittime. Non si può pensare di risparmiare e sostituire lavoratori con la tecnologia: la tecnologia deve essere a supporto dei lavoratori,  non può sostituire la persona fisica. Gli impianti di sicurezza e non solo devono essere presenziati, la tecnologia deve essere utilizzato per aumentare e migliorare i servizi. Non si può dimenticare cosa è accaduto a Viareggio, non possiamo dimenticare, lo dobbiamo alle  vittime e dei loro familiari”. 

 

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