Strage dei Georgofili: protezione per Spatuzza

«La procura distrettuale antimafia di Firenze – ha detto il procuratore Giuseppe Quattrocchi – prende atto della decisione del Tar del Lazio sul collaboratore di giustizia Gaspare Spatuzza, decisione che in questa fase va a coincidere con la richiesta che, unitamente alle procure di Caltanissetta e Palermo, abbiamo fatto l'anno scorso». I giudici del Tar del Lazio hanno, infatti, annullato la decisione della Commissione pentiti del Viminale che, l’anno scorso, aveva rifiutato l’ammissione al programma di protezione al collaboratore di giustizia. Nei giorni scorsi si era tenuto a Firenze il processo un nuovo atto del processo sulla strage di via dei Georgofili ed uno dei difensori del boss mafioso Francesco Tagliavia, Antonio Turrisi, aveva dichiarato: «A cosa serve il pentimento di Spatuzza? A non passare la vita in carcere. Perché si è pentito? Per motivi puramente economici, per una questione di soldi». L’unico imputato del processo sulle stragi mafiose del 1993 rimane proprio Tagliavia, soggetto al quale la Procura è arrivata grazie alle dichiarazioni di Spatuzza. Il collaboratore di giustizia aveva fatto in aula, in relazione alle stragi del 1993, anche i nomi di Silvio Berlusconi e Marcello Dell’Utri ma la corte di Appello di Palermo non aveva ritenuto attendibili le sue dichiarazioni. L’associazione dei familiari delle vittime di via dei Georgofili, intanto, in una nota spronano gli inquirenti a proseguire le indagini ed evitare l’archiviazione del processo per mafia.

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