Spese pazze, la procura di Bologna ha chiesto l’assoluzione del deputato modenese del Pd Matteo Richetti.
La richiesta è arrivata nel corso dell’udienza preliminare per i 16 ex consiglieri regionali dem dell’Emilia-Romagna imputati per peculato, riguardo le spese rimborsate ai gruppi consiliari tra giugno 2010 e dicembre 2011. La pm Morena Plazzi, che ha coordinato le indagini con la supervisione del procuratore aggiunto Valter Giovannini, ha chiesto l’assoluzione per Richetti, ex consigliere regionale, e un anno e quattro mesi di reclusione per gli ex consiglieri Marco Barbieri e Anna Pariani, che al pari del collega avevano presentato istanza di giudizio abbreviato. Per tutti gli altri imputati verrà discusso il rinvio a giudizio. L’udienza preliminare proseguirà venerdì prossimo.
Il legale di Richetti aveva preannunciato la richiesta di abbreviato già nel luglio scorso: “Vogliamo – aveva detto l’avvocato – che la vicenda si definisca rapidamente. Siamo fiduciosi che le argomentazioni che abbiamo portato possano essere accolte dal giudice”. Un’impostazione che per ora ha convinto la procura e che ora dovrà essere vagliata dal giudice.
Poco più di un anno fa, il modenese Richetti aveva rinunciato alle primarie per la carica di presidente della Regione proprio in seguito al coinvolgimento nell’inchiesta sulle spese pazze. Diversa la scelta di Stefano Bonaccini, di lì a poco eletto presidente, la cui posizione è stata archiviata lo scorso febbraio.