Firenze – Un’inchiesta sviluppata dalla Procura e dalle Fiamme Gialle di Firenze ha portato a 14 indagati e a sequestri di beni e denaro in Toscana e Romagna. L’inchiesta verte su una frode al fisco che sarebbe stata messa in atto nell’ambito di un consorzio che avrebbe utilizzato, fra il 2002 e il 2018, almeno 59 cooperative come “accumulatrici seriali di Iva”: le fatture false scoperte avrebbero il valore di 60 milioni di euro. Inoltre, sempre la Guardia di Finanza fiorentina avrebbe verificato un debito verso l’erario di 23 milioni.
L’inchiesta, coordinata dai pm Gabriele Mazzotta e Fabio Di Vizio, mentre il provvedimento di sequestro è del gip Federico Zampaoli, avrebbe ricostruito il meccanismo della frode: il consorzio di cooperative avrebbe ottenuto appalti di facchinaggio e trasporti subappaltandoli poi a singole coop consociate, che tuttavia non versavano lIva all’erario.
Sotto sequestro 30 terreni agricoli a Vicchio di Mugello, Fiesole, Firenze e Bagno di Romagna, 5 case a Firenze, Montemurlo (Prato) e Forlì, 4 tra magazzini e autorimesse, un’imbarcazione da diporto di 15 metri e anche quote societarie, per finire a disponibilità finanziarie per un valore complessivo di circa 2 milioni di euro.