Prato – Il giorno dopo dell’elezione di Elly Schlein a nuovo Segretario del Partito Democratico, a Prato non sono pochi quelli che esultano compreso chi proprio non si considera elettore di sinistra.
Ma Prato più di ogni altra città italiana si era già espressa in controtendenza con il voto nazionale dei Circoli del 13 febbraio attribuendo la vittoria, anche se di misura a Elly Schlein con 475 voti sui 452 di Bonaccini. Gli elettori che nella giornata di ieri sono andati ai gazebo elettorali tra Prato e Provincia sono stati circa seimila con un leggero calo rispetto al 2019, ma sufficienti per riconfermare la vittoria della Schlein nel cui programma tra le altre cose c’è un’apertura al Movimento 5stelle, «sarebbe irresponsabile non provare a ricostruire un’alleanza con loro». Una frase che non è passata inosservata, anche perchè a differenza di Bonaccini che voleva un un partito democratico dialogante con tutti ed anche con il Terzo Polo, su questo punto la Schlein si era invece mostrata sin dall’inizio assai tiepida.
Toni concilianti e diplomatici all’indomani della vittoria di Schlein, invece sono stati a caldo quelli del sindaco di Prato Matteo Biffoni nella cui giunta c’è Giacomo Sbolgi assessore di Italia Viva: « Mi auguro che la Schlein nuova segretaria del Partito Democratico e che sarà la mia segretaria, perché questo è l’esito che il popolo delle primarie ha voluto, sappia fare un buon lavoro perché il PD ne ha bisogno. E glielo auguro di cuore. Proprio per questo noi, con lealtà e spirito costruttivo, continueremo a impegnarci per un PD forte, radicato, di governo. Ma ringrazio anche Stefano Bonaccini per quello che ha fatto: era la giusta partita da giocare. Adesso, al lavoro. L’ennesima prova di generosità e attaccamento di un milione di votanti e delle migliaia di volontari merita tutto il nostro impegno».
E il segretario provinciale del Partito Democratico Marco Biagioni: «Voglio iniziare col ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile lo svolgimento di uno dei momenti più alti della vita del nostro partito quello che permette alle persone di discutere e confrontarsi sul futuro e sulle idee. E non mi stancherò mai di dirlo: siamo l’unico soggetto politico che coinvolge decine di migliaia di militanti in tutto il Paese per decidere quale deve essere la linea politica e la segretaria o il segretario che dovrà rappresentarla. A Prato la maggioranza degli iscritti ha scelto la mozione di Elly Schlein, premiando l’entusiasmo e l’idea di rinnovamento che la sua candidatura ha trasmesso a tutto il Partito Democratico. Sostenere Elly è stata per me una scelta naturale, in linea con tutto il mio percorso e con quello che insieme a tante e tanti ho voluto trasmettere tramite la proposta che mi ha portato a diventare il segretario unitario del partito a Prato nel 2021. La sfida è quella di costruire un PD alternativo al modello economico e sociale dominante, con l’obiettivo di tornare ad essere rapidamente competitivi anche elettoralmente contro le destre. Perché dal 27 febbraio, a prescindere da chi sarà alla guida del partito a livello nazionale, il mio e il nostro impegno sarà totalmente dedicato a valorizzare lo straordinario lavoro delle amministrazioni dei comuni della nostra Provincia che andranno al voto nel 2024, tra cui il capoluogo Prato».
Ma intanto c’è chi a Prato scommette che la vittoria di Elly Schlein apra in realtà le porte alle prossime elezioni amministrative ad una vittoria del centrodestra pratese. È già successo con Carlesi che vincitore alle primarie del Pd nel 2009 venne poi sconfitto nella corsa a Sindaco da Roberto Cenni,a causa come lui stesso affermò di « troppe lotte intestine tra capi e capetti,una conta continua a chi comanda di più».
Foto: Elly Schlein a Prato