Santo Spirito, ancora proteste, il comitato residenti invoca la cancellata

Firenze – Oltrarno senza pace, è di appena ieri la protesta delle mamme contro il balzello di 3 euro nel week end per entrare a Boboli che di nuovo  residenti si mobilitano in via de’ Coverelli per protestare contro le misure prese dal governo cittadino contro la malamovida, ritenendole assolutamente insufficienti. E chiedendo di nuovo la cancellata per proteggere dalle intemperanze urinarie e dall’incontenibile grafomania i muri della Basilica di Santo Spirito.

Se la richiesta delle mamme di poter usufruire gratuitamente di uno dei pochi spazi verdi dell’Oltrarno nonostante le disposizioni del governo centrale, vola a Roma, da cui l’Onorevole Rosa Maria di Giorgi (Pd) annuncia la presentazione di una interrogazione alla Camera (“Da sempre – dice – il giardino rappresenta per i fiorentini in generale e per l’Oltrarno in particolare uno straordinario museo a cielo aperto e un polmone verde”), la questione posta dal Comitato residenti di Santo Spirito rimbalza pesantemente sul governo locale, che ha predisposto una serie di ordinanze (divieto di stazionamento e consumo sulla scalinata della chiesa) e di provvedimenti fisici (l’installamento dei “chiodi fiorentini” attorno alla scalinata e telecamere, oltre, all’ingresso principale della chiesa, grossi vasi di piante e tra breve da un cordone) e che risponde con una nota alle proteste: “Le preoccupazioni dei residenti sono anche le nostre – replicano la vicesindaco Alessia Bettini e l’assessore alla sicurezza Benedetta Albanese – tanto è vero che abbiamo preso misure che hanno evidentemente già in buona parte risolto i problemi e continueremo. I provvedimenti istituiti tra cui il divieto di stazionamento e di consumo di bevande e alimenti sul sagrato e sulle scalinate e la presenza delle forze di polizia finora stanno funzionando”.

Di ben altro parere sono i residenti, che ritengono che l’impatto delle nuove misure non sia sufficiente a fermare il degrado, tant’è vero che ripropongono le misure più drastiche già richieste, in primis la cancellata, alta 1,80 metri e inchiavardata sul selciato, a circondare i 90 metri di perimetro della scalinata, da chiudersi la sera. Recinzione in via de’ Coverelli, telecamere e fari all’ angolo di Via del Presto di San Martino con Via de’ Coverelli e angolo di Via de’ Coverelli di fronte alla Colonna Brunelleschi Palazzo Machiavelli, ma anche apertura dei 10 bagni pubblici non stop e cambio delle regole cui sono sottoposte le forze dell’ordine, affinché “non si limitino a presenziare, ma possano intervenire”.

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