Si restaura l’antica Loggia Ferraroni – Ala sud del piano terra del palazzo, al suo interno sarà ospitata la nuova Emeroteca – si riqualifica l’Ingresso da via Farini, si rimuovono barriere architettoniche per una maggiore fruibilità del primo terra e del primo piano, si riorganizzano le funzioni dell’attuale Sala Riviste al primo piano che diventa Sala Polivalente, si integrano gli impianti tecnologici e si fa il restyling dei servizi igienici, creandone alcuni a misura di bambino.
E’ il progetto definitivo, assai articolato – realizzato dall’architetto Francesca Rovani del servizio Ingegneria del Comune, insieme con gli ingegneri Ermes Torreggiani e Matteo Tanzi, e approvato dalla giunta in questi giorni – di restauro e risanamento conservativo nel settecentesco Palazzo San Giorgio, antico collegio dei Gesuiti, attuale sede della Biblioteca Panizzi. L’investimento è di circa 470.000 euro, finanziato con la variazione di Bilancio di fine anno.
“Spazi e servizi ridisegnati e riorganizzati, in luoghi che tornano ad aspetto e fascino originari – dice il sindaco Luca Vecchi – per il principale luogo di studio, ricerca e lettura, ma anche di incontro e relazione, della città: uno dei maggiori punti di riferimento culturali e sociali di Reggio Emilia e del suo territorio, per ogni fascia di età. E’ un altro significativo investimento per la cultura e i beni culturali, campo in cui l’Amministrazione comunale è fortemente impegnata: segue infatti quelli, nel solo periodo 2016-17, realizzati al teatro Ariosto (platea e sipario) e al Municipale (consolidamento), al Museo del Tricolore e al Palazzo dei Musei, ai Chiostri di San Pietro, senza tralasciare la riorganizzazione della rete culturale-espositiva che avrà quale baricentro Palazzo Magnani. La nostra attenzione si concentra sulle più importanti istituzioni culturali per rendere la città maggiormente attrattiva e aggiornata, valorizzando nello stesso tempo, in ogni intervento, gli aspetti del quotidiano, della socialità e della diffusione culturale rivolta a i cittadini, interpretando la cultura quale bene comune di crescita personale, comunitaria ed economica”.
“L’intervento di riqualificazione alla Biblioteca Panizzi – spiega il direttore Giordano Gasparini – nasce dalla necessità di adeguare alcuni spazi alle nuove esigenze di una domanda e di conseguenza di un sistema-servizio bibliotecario molto mutati negli ultimi anni. Un intervento che consentirà di rendere gli spazi più accessibili e accoglienti, di potenziare la fluidità del sistema distributivo, cercando di riconferire l’identità ed il valore storico architettonico originario alterato da interventi poco congrui operati nel secolo scorso. Avremo una Biblioteca più aperta, fruibile e, nella Loggia, un edificio restituito alla sua suggestiva configurazione originaria”.
Nello specifico, il progetto prevede interventi che interessano soprattutto il piano terra di Palazzo San Giorgio e sono tesi alla “riconfigurazione di tutto il sistema di accoglienza e apertura della biblioteca verso la città” mediante il restauro e la connotazione dell’ingresso da via Farini, quale soglia della città del sapere; la valorizzazione della galleria orientale, quale spina dorsale del sistema distributivo; il restauro della Loggia Ferraroni (dal nome dell’architetto, Giovanni Maria Ferraroni, che la progettò nel Settecento, lo stesso a cui è attribuito il progetto della Reggia di Rivalta per i duchi d’Este), con l’apertura degli affacci originari sul cortile principale del palazzo, con il quale torna a ‘dialogare’, grazie alla demolizione delle tamponature murarie incongrue, costruite nel Novecento; la ridefinizione integrale dei due volumi che ospitano i servizi igienici, resi interamente accessibili e fruibili anche da portatori di disabilità e attrezzati per le esigenze di genitori con lattanti e bambini 3-6 anni.
Il progetto prevede inoltre alcuni interventi al primo piano: l’attuale Sala Riviste (antica Sala della Congregazione degli artisti) sarà destinata a Sala Polivalente; i servizi igienici accanto alla sala saranno a loro volta riprogettati, resi accessibili e fruibili anche da portatori di disabilità; l’Ala settentrionale di questo piano sarà riconsegnata ai fruitori nella sua interezza, mediante l’eliminazione di due pareti vetrate che ad oggi negano la fluidità dei percorsi.
L’INTERVENTO IN DETTAGLIO
LOGGIA FERRARONI E NUOVA EMEROTECA – L’intervento più importante del progetto di restauro riguarda la Loggia Ferraroni, che sarà interessata da un restauro al suo piano terra, volto a ripristinare il sistema di trasparenze verso il cortile interno principale del palazzo, così come si presentava originariamente, con l’eliminazione dei tamponamenti in muratura realizzati agli inizi del Novecento.
L’obiettivo è riconferire anche al Cortile centrale il ruolo primario che aveva nel progetto del Settecento, dove si distingueva come cuore di Palazzo San Giorgio, direttamente collegato alla Loggia Ferraroni, creando una nuova “piazza del sapere” per la biblioteca e la città. Lo spazio così riqualificato ospiterà l’Emeroteca che, dalla Sala delle Congregazioni degli artisti, situata al primo piano, si sposterà appunto al piano terra.
La Loggia, caratterizzata dalla presenza di otto campate, aveva principalmente funzione di collegamento distributivo tra la galleria occidentale del palazzo e quella orientale aperta sull’ingresso principale di via Farini, ossia tra i locali originariamente destinati ai padri Gesuiti e quelli destinati alle congregazioni ed alle scuole. Agli inizi del Novecento le campate della Loggia furono in parte tamponate per ottenere una galleria chiusa.
In primo luogo la Loggia Ferraroni sarà interessata da un lavoro di restauro teso a riportare alla luce le superfici e l’impianto originario. La demolizione totale della muratura di tamponamento non appartenente all’impianto settecentesco riporterà alla luce gli elementi compositivi peculiari e le modanature originarie. A questa fase seguirà quella del ripristino delle superfici, con la rimozione degli strati incongrui di tempera per restituire l’originale cromia. Al posto delle murature abbattute, saranno posizionate pareti vetrate che restituiranno il sistema di trasparenze verso il cortile interno. Gli elementi ancora integri della pavimentazione in cotto saranno recuperati e riutilizzati per la realizzazione della nuova pavimentazione.
Anche il sistema degli arredi sarà riqualificato, con il posizionamento di 360 unità riviste con annesso spazio archivio annuale e di circa 40 postazioni utenti; saranno inoltre rinnovati gli impianti elettrici e di riscaldamento. Nella campata meridionale della galleria orientale, infine, sarà ubicata la zona desk-accoglienza dell’intera ala Emeroteca.
NUOVO INGRESSO – L’intervento sulla zona di accesso della biblioteca punta a ridefinire con forza lo spazio, dandogli un’identità precisa, capace di segnare il passaggio dalla città urbana alla città del sapere. Il restauro prevede una riconfigurazione complessiva dell’Atrio di accesso, ridando il valore storico originario mediante il restauro delle superfici murarie e del portone di accesso. L’attuale parete vetrata sarà ridefinita, saranno eliminate le barriere architettoniche, sarà sostituita l’attuale porta vetrata con una porta a vetro scorrevole.
Tra gli interventi di riqualificazione vi è l’apposizione di una nuova pavimentazione, a sostituzione completa di quella esistente, in gran parte usurata, mediante materiali simili a quelli utilizzati nel Settecento in alcuni elementi compositivi della Loggia Ferraroni. Saranno riprogettate infine tutte le dotazioni impiantistiche.
Nella Galleria orientale del piano terra su cui si affacciano la Sala Piano Terra, la Sala Prestito e la Sala Reggio infine sarà ridefinita la quinta meridionale mediante la realizzazione di una parete tecnica che nasconderà le dotazioni impiantistiche e ospiterà elementi di arredo. Il nuovo spazio così ridefinito costituirà l’affaccio sulla galleria della nuova Emeroteca, che sarà ospitata nella Loggia Ferraroni.
PRIMO PIANO – Nella grande Sala della Congregazione degli artisti al primo piano, che attualmente ospita l’Emeroteca, sarà realizzato un innovativo Spazio Polifunzionale, inserito nei percorsi della pubblica lettura.
Interventi sono previsti anche nella Galleria settentrionale, dove sarà eliminata la doppia partizione vetrata, che impedisce una fruizione fluida dell’intero primo piano. Al loro posto, sarà apposta una pavimentazione vetrata in grado di continuare a garantire una lettura unitaria del volume e degli elementi decorativi della volta.
SERVIZI IGIENICI – Una parte considerevole degli interventi previsti nel progetto di restauro riguarderanno alcuni servizi igienici della Biblioteca.
Saranno tre i blocchi di servizi igienici interessati dai lavori, progettati con la priorità di rendere accessibili gli spazi a tutti i fruitori, portatori e non di disabilità, di consegnare locali caratterizzati da dotazioni impiantistiche, spazi, caratteristiche dimensionali e accessori di grande eccellenza, in grado rispondere anche alle nuove esigenze dei fruitori (zona allattamento, fasciatoi per neonati, servizi igienici per uso autonomo dei fruitori 3-6 anni come da soluzioni utilizzate dalle Scuole e Nidi d’infanzia di Reggio Emilia.
Nello specifico si tratta dei servizi igienici situati al piano terra nell’Ala nord, accanto allo scalone monumentale ed al vano ascensori, e in prossimità dell’Ala ovest che si affaccia sul cortile minore verso via Guido da Castello. Il terzo blocco oggetto di riprogettazione infine sarà al primo piano, nella Galleria orientale accanto all’attuale Sala Riviste ed alla Galleria Ferraroni.