Firenze – Un nutrito presidio, circa 50 persone, ha dato vita a un’iniziativa che si è tenuta oggi pomeriggio sotto la sede del consiglio regionale in via Cavour 4 a Firenze. Molti e importanti i temi portati all’attenzione dei consiglieri, fra questi il punto fondamentale delle circa 700 case vuote e non assegnate a Firenze, ma anche la nuova legge regionale, la 2/2019, che, secondo la rete Antisfratto che ha organizzato l’iniziativa, andrebbe rivista in molti punti. Fra questi, fondamentale l’articolo con cui si dispone fra i requisiti all’accesso al bando, che nessun membro della famiglia abbia subito una condanna per un reato la cui pena prevede dai 5 anni in su. “Un articolo che chiede vendetta – dice Monica Sgherri – dal momento che è la negazione del principio della responsabilità personale della pena ed instaura di fatto il principio, invece, delle colpe dei padri che ricadono sui figli”. Non solo, come sottolineano da Asia Usb, il disposto della legge 2 giunge a invalidare un altro principio basilare del nostro ordinamento, che è quello della riabilitazione del condannato: togliere la casa proprio in un momento così critico della vita equivale “a buttare a mare tutto il lavoro del reinserimento nella società del condannato stesso”. Un articolo su cui la Rete non esclude un ricorso per incostituzionalità, dal momento che sembra che sia in corso di preparazione, anche in altre regioni del centro Italia. Ad ora, sembra tuttavia che non ci sia nessun riscontro da parte delle istituzioni, che adducono anche il tempo ormai in scadenza, causa prossimo rinnovo elettorale, della giunta. Anche se, come sottolineano gli esponenti della Rete, “vediamo quale forza politica è disposta a mettere nel proprio programma le questioni poste”. Un incontro breve, cui hanno partecipato gli esponenti della Rete Antisfratto, che racchiude al suo interno il Movimento di Lotta per la Casa, Resistenza Casa-Sportello Solidale, Gruppo Casa di Campi, con la partecipazione delle sedi fiorentine di Cobas, Cub, Unione Inquilini e Usb, ricevuti dal capogruppo di Toscana a Sinistra Tommaso Fattori e dai capigruppo del Pd regionale Leonardo Marras e del Movimento 5 Stelle Irene Galletti. Al presidio, fra le formazioni che hanno partecipato, anche il Fronte di Lotta No Austerity.
“Non è possibile che la sensazione dei cittadini sia sempre quella di non avere nessuno che rappresenti i loro problemi – dice Marzia Mecocci del Movimento di lotta per la Casa – si fatica da parte della classe politica a capire che questa non è una guerra, ma una necessità propria delle fasce più deboli della popolazione. Proprio quelli che avrebbero bisogno di maggiore attenzione e aiuto”.