Com’era prevedibile la commissione di garanzia delle Primarie ha deciso di annullare il voto al seggio 1, quello del Catomes Tot, dov’erano state denunciate diverse irregolarità a partire dal tentativo di voto da parte di extracomunitari senza permesso di soggiorno fino alle minacce subite dai rappresentanti di seggio. Non sono invece stati accertati i presunti pagamenti di 2 euro a testa ai potenziali elettori nonostante le dichiarazioni in questo senso rilasciate da alcuni rappresentanti le comunità straniere. Sospeso dunque il risultato, non cambia l’esito finale della graduatoria che ha visto vincere Luca Vecchi. Intanto il vicesindaco vicario Ugo Ferrari ha ritirato le deleghe all’assessore Corradini.
Mutano sia l’arrivo dei candidati che le loro percentuali: Vecchi sale al 68%, Matteo Sassi al 16%, Franco Corradini scende al 13″ ed Emanuela Magnani resta poco sotto il 2%. E si apre inevitabilmente la discussione sulle regole delle Primarie che devono essere riscritte oltre al numero dei votanti complessivi che, con l’annullamento del voto del centralissimo seggio di parco Cervi, si attesta sulle 5mila persone, poco più poco meno. Un mezzo fallimento insomma.
Di fronte a un Pd che mostra evidenti ed ulteriori segnali di crisi, il centrodestra ancora in alto mare sui nomi da candidare, cerca di fare quadrato con una proposta forte in grado di mettere in difficoltà la coalizione di maggioranza. L’uomo, o meglio la donna potrebbe essere la presidente Confcommercio Donatella Prampolini che stamane ha rotto definitivamente gli indugi annunciando su facebook la propria intenzione a scendere in campo. Non a caso né Forza Italia, né la lista Grande Reggio (con Progetto Reggio) hanno palesato i propri uomini. Sulla Prampolini potrebbero allora convergere i desideri di rivincita di una serie di liste civiche e Fi potrebbe rinunciare ad un proprio candidato sindaco, “se si dovesse ritenere – dice Fabio Filippi – il nome della Prampolini un valore aggiunto. In sintesi un mezzo via libera alla “pasionaria” del commercio.
Corradini cacciato dalla giunta
“A causa del venir meno di requisiti imprescindibili di fiducia e collaborazione, ho preso la decisione di revocare le deleghe attribuite all’assessore alla Coesione e Sicurezza sociale Franco Corradini e di assumerle direttamente in via transitoria”. Così il vicesindaco vicario Ugo Ferrari ha comunicato con una nota la cacciata di Corradini dalla giunta. Una decisione attesa dopo le roventi polemiche che hanno accompagnato la candidatura dell’ormai ex assessore alla sicurezza alle primarie del centrosinistra.
“Ritengo questo atto, – scrive Ferrari – a cui giungo con profondo rammarico e dopo una riflessione durata settimane, un gesto di responsabilità e correttezza nei confronti della città. E’ infatti necessario proseguire e completare i progetti e i programmi che questa giunta è chiamata a portare avanti, lavorando con il massimo impegno e nell’interesse pubblico, fino all’ultimo giorno utile. Non sarei mai voluto arrivare a questo punto, in particolare perché nel periodo in cui l’ex sindaco Graziano Delrio ha guidato questa amministrazione e, fino al dicembre scorso, l’assessore Corradini ha svolto un buon lavoro ed ha alle spalle un’onorabile carriera politica e di amministratore pubblico. Sono consapevole dell’impegno e delle dinamiche che si generano in una competizione politica elettorale, ma sottolineo che l’assessore Matteo Sassi, di cui non condivido alcuni toni di questi giorni e rispetto al quale, in alcune occasioni, ho avuto posizioni distinte, ha partecipato regolarmente alle riunioni di giunta anche se candidato. Così come non sono venuti meno disponibilità e impegno istituzionali da parte di Luca Vecchi nel suo ruolo di capogruppo del Pd in consiglio comunale. Entrambi hanno sempre partecipato ad ogni incontro richiesto, mentre l’assessore Corradini da gennaio non ha preso parte ad alcuna deliberazione di giunta”.
“A questo si somma la sua decisione, assunta in modo unilaterale, di interrompere ogni comunicazione con il sottoscritto, non rispondendo nemmeno ai numerosi messaggi, telefonate e alle richieste di chiarimento, oltre all’attacco gratuito all’ex sindaco Delrio, a dirigenti e assessori del Comune. Silenzio anche di fronte alle ripetute richieste di aggiornamento su importanti questioni amministrative e politiche di sua competenza e che riguardano la città. Ferrari ha parlato anche degli “spiacevoli episodi che si sono verificati nel corso delle consultazioni per le primarie del centrosinistra, domenica 2 marzo al Catomes Tot”: ” Ribadisco che saranno i soggetti preposti a fare piena chiarezza su quanto accaduto. Per parte mia, sono convinto, per come conosco Corradini, che non ha certo offerto dei soldi in cambio di voti. Dopo questi episodi è comunque dovere anche dell’amministrazione rasserenare e rinsaldare i rapporti tra la città e le comunità dei migranti, un compito che non possiamo affidare a chi, suo malgrado e a prescindere dalla sua volontà, è stato individuato come una delle cause di questa situazione”.