Decima puntata: In Questura, notizie agostane sul tappezziere assassinato. Quella mattina di metà agosto, mentre era in questura a raccogliere notizie, Paolo incontrò per caso, in un corridoio, il commissario Malvezzi, e si fece riconoscere. Dopo i soliti convenevoli e aver chiesto notizie sull'ormai celebre zio, Malvezzi gli chiese se aveva bisogno di qualcosa. Così dicendo, l'aveva fatto accomodare nel suo ufficio, sottraendolo ai colleghi che stazionavano in attesa dei registri con i "mattinali".
– Una curiosità ce l’avrei… – esordì Paolo.
– Di' pure. –
– Riguarda l'ormai “freddo” fattaccio dell'uomo rosicchiato dai topi… Badi bene che non me ne occupo più, e d'altra parte in redazione nessuno mi ha sostituito… ma appunto una curiosità ce l'ho… lo zio mi aveva riferito che forse il tappezziere ucciso era un sovversivo… cioè, che avreste accertato la cosa… avete saputo niente? –
Malvezzi esitò un attimo, poi annuì:
– Sì, certo. La scheda sul Sorgenti è poi uscita fuori… laddove era sommersa… Era un ex comunista, sorvegliato da tempo. Ma dal 1927-’28, dopo le leggi eccezionali, non ha veramente più dato preoccupazioni. Probabilmente era collegato ancora con qualcuno dei suoi compagni, o forse no… insomma, era considerato ormai inoffensivo. Veniva sorvegliato solo in occasione di qualche avvenimento. –
– Ho capito. –
– Comunque, che importanza ha? Non credo c’entri nulla con la sua morte.-
– In effetti… era più o meno una curiosità… –
Poi, Paolo non resistette ad esporre qualche spunto delle sue convinzioni.
– Penso che sia stato ucciso per ragioni passionali… che ne pensa? –
Malvezzi rimase inespressivo:
– Io non penso niente… mi pare che non abbiamo elementi sufficienti per formulare ipotesi realistiche… –
– Ma la moglie ha un’amante, questo lo sapete, vero? –
Malvezzi parve stupito, ma non più di tanto:
– Davvero? Anche lei? –
– Sì. –
– Che prove hai? –