Firenze – E’ lassù, nella collina che si erge quasi a vedetta di Firenze, di fronte allo splendore della città, nell’aria rarefatta dei marmi e delle tombe dei grandi protagonisti di questa città unica. Sta lassù ormai Orso Tekoser Lorenzo Orsetti, con i suoi 33 anni che non lo vedranno mai invecchiare, con il cuore per sempre traboccante di libertà e giustizia per i popoli oppressi. Da oggi se ne sta proprio là, dove si narra che, sotto le fondamenta antichissime di San Miniato al Monte , ci fossero quelle romane del Mitreo, del dio “Sol Invictus” dei centurioni romani. Corsi e ricorsi della storia, forse solo suggestioni. Ma è profondamente giusto che il combattente per i popoli Orso Tekoser si ritrovi lassù, in cima, verso il cielo e con lo sguardo per sempre a Firenze, quasi a vigilarla, a presidiarla, a esserne a un tempo vedetta e destino. Certo, siamo umani. Il dolore, per questa vita spezzata ma non perduta, è insormontabile: quello della famiglia intera, del padre, degli amici, di Firenze e di quella schiera di uomini e donne che sono partiti dalle loro case per combattere una battaglia oscura ma grandissima, quella della libertà contro il fanatismo e l’odio, contro le diseguaglianze più atroci. Ci sono anche loro, e sono tanti. Parole, voci, suoni. Parole di coraggio, di dolore, di sacrificio ma anche sorrisi testardi, dove brillano ideali e consapevolezza. Applausi. Dopo, il dolore raccolto della famiglia, il funerale in forma privata. Ma chi alzerà lo sguardo verso San Miniato, da ora in poi, non potrà fare a meno di vederlo, Orso Tekoser, perché chi muore per la libertà in realtà non muore. Mai.
24 Giugno 2019
Orso Tekoser riposa alle Porte Sante di Firenze
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