Orientamento professionale e personale, a Pistoia lo sguardo è nel futuro

Pistoia – Ciò che comincerà a prendere forma, con un primo passo veramente importante, a Pistoia lunedì prossimo, è l’avverarsi di un’idea che rivoluziona il mondo dell’educazione e della formazione. Si tratta di dar concretezza a una necessità che, in particolare con la tremenda onda d’urto della pandemia, sta diventando sempre più stringente:  quella di attrezzare i giovani, in particolare in quella delicata fase che si stende fra la fine del liceo e la scelta degli studi superiori, ad affrontare con un bagaglio adeguato un mondo “liquido”, applicando l’aggettivo alla estrema trasformazione in corso che sta riguardando l’intero pianeta e tutti i settori, da quello sociale, economico, politico. Vale a dire, il rischio è prepararsi per un lavoro “tradizionale” e scoprire alla fine degli studi che quel lavoro o non esiste più o è qualcosa di profondamente diverso da quello per cui ci si è preparati. Al di là di questo, che è senz’altro un modo semplificatore di interpretare la complessità dell’esperimento, la profonda, essenziale natura del progetto che prenderà il via lunedì 9 novembre a Pistoia è quella di dare la possibilità ai ragazzi di vedere realmente la complessità di un mondo in divenire, un mondo considerato nella sua globale interezza. Il programma DMP (decision making process) per l’orientamento professionale e personale dei ragazzi viene lanciato per la prima volta in Italia dall ’Istituto Internazionale di Alta formazione, GY Academy, in collaborazione con UNISER e grazie al supporto della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia. 

L’idea, come spiega il Presidente di Uniser (Polo universitario di Pistoia), il professor Alessandro Pagnini, parte da un punto molto presente nella storia della scuola britannica a germanica, vale a dire il famoso “gap year”, ovvero “l’anno di mezzo”, da noi tradotto in “anno sabbatico”. Si tratta dell’anno in cui lo studente che deve decidere del suo futuro e capire dove va il mondo “si guarda intorno” per conoscere le possibilità e le chances che lo aspettano. Un anno importantissimo, spesso guidato da esperienze svariate di conoscenza e formazione, che in Italia non è mai stato contemplato. “Un anno fondamentale per l’orientamento nelle scuole. Ora si sta prospettando la possibilità che venga incluso nel monte ore della scuola-lavoro. Con il ministero si sta mettendo a punto questa sperimentazione, che ha visto a Pistoia l’adesione dell’Istituto ITCS Pacini, con studenti delle quarte superiori. Si “giocherà” nello scoprire che vita vive un imprenditore, un manager, un artigiano o un programmatore IT. Per evitare che ci si prepari per un lavoro che ci farà vivere una vita che non vogliamo o ancor peggio, che ci si prepari per un lavoro inutile (o che, alla fine del corso di studi, non sarà più lo stesso)”. Interverranno interpretando parte del format, Alberto Bradanini, già Ambasciatore in Cina e Iran e dirigente ONU, Gino Salica, già Presidente della Fiorentina Calcio, Manager ed Imprenditore”.

L’inziativa avrà luogo presso la serra del Nursery Campus di Vannucci Piante, in modo da garantire il contesto innovativo richiesto dal format e assicurare lo svolgimento del programma in massima sicurezza nel rispetto delle norme specificate dai DPCM in vigore. L’accoglienza da parte di Vannucci Piante vuole essere anche un preciso segnale che del futuro dei giovani se ne fa carico operativamente anche il mondo imprenditoriale, nella consapevolezza che la scuola e l’educazione non debba essere confinata nelle mura dei vari istituti, ma sia una risorsa da sviluppare nel territorio e nella realtà economico-sociale della città. La serra vedrà lallestimento di 500 posti, divisi da siepi, a gruppi di tre studenti, distanziati, che non solo ascolteranno gli interventi, ma verranno coinvolti in una serie di attività. Un programma da farsi in presenza, con le misure permesse dall’ampio spazio, che ha visto ovviamente il consenso di Provveditorato e Prefettura. “Un passo avanti anche nella direzione di fare di Pistoia una learning city – conclude Pagnini – un passo che ha a finalità di riorientare i giovani nel mondo. Si tratta in sisntesi di un esperimento pilota che risponde all’antica necessità della scuola che prepara alla vita, prima cittadini e poi lavoratori. In scena, l’idea di un’educazione nuova, un’educazione che affianca lo studente e non lo sovrasta”.

Foto: dal sito nurserycampus.it

 

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