Omicidio nella “Chinatown” pratese

PRATO – Per gli investigatori non ci sono dubbi: si tratta, ancora una volta, di omicidio. Questa mattina intorno alle 7.00 una ragazza cinese di trent’anni è stata trovata senza vita in una ditta di confezioni di Prato. La vittima avrebbe una ferita da taglio sul petto, ma l’arma del delitto non sarebbe stata ancora ritrovata. Gli inquirenti ipotizzano, comunque, che il colpo mortale possa essere stato inflitto con un paio di forbici. La giovane orientale, fra l’altro madre di una bambina, lavorava nell’azienda della famiglia, ubicata nella “Chinatown” pratese. Sul luogo del delitto sono intervenuti il sostituto procuratore Giuseppe Ledda ed il medico legale Brunero Degli Uomini. Nella mattinata sono stati già interrogati una decina di connazionali della vittima e gli inquirenti si dicono sicuri che la giovane cinese conoscesse l’omicida. Non è escluso, infatti, che la ragazza, il cui marito si trovava in Cina, potesse aver intrapreso una relazione extramatrimoniale con un connazionale e che l’omicidio abbia un movente passionale. La perizia sul cadavere ha permesso di datare l’orario del decesso intorno alla mezzanotte, quando solitamente la ditta è chiusa. Intorno a quell’ora, ritengono gli investigatori, la vittima avrebbe potuto incontrare il suo assassino lontano da occhi indiscreti.

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