Morto Pino Rea, maestro di cronaca, in trincea per il giornalismo

Firenze – E’ morto Pino Rea, 76 anni, uno dei cronisti più capaci e stimati, protagonista di battaglie sindacali soprattutto per i diritti dei giornalisti in prima linea e dei meno tutelati.

Ne ha dato notizia il presidente dell’Associazione Stampa Toscana Sandro Bennucci con tutti gli organismi dirigenti che “si stringono alla moglie e alle figlie in un affettuosissimo abbraccio”. Pino è stato presidente dell’Ast e del Gruppo Cronisti.

Originario di Napoli, Pino Rea esordì nel giornalismo da giovanissimo. Nel 1975, a Firenze, fu redattore del quotidiano Il Nuovo e, subito dopo quella esperienza, diventò il primo corrispondente di Repubblica dalla Toscana, passando poi a Paese Sera e quindi all’ Agenzia Ansa dove ha svolto gran parte della carriera.

Corrispondente anche del quotidiano Il Giorno, grande appassionato di musica e teatro, Rea è stato uno dei cronisti di giudiziaria di punta negli anni delle inchieste sul “mostro” di Firenze e sulle stragi mafiose del 1993, tra cui quella di via dei Georgofili che seguì per l’Ansa con uno scrupolo ed una professionalità che gli assicurarono il rispetto di investigatori e magistrati e l’ammirazione dei colleghi.

Forte e continuo il suo impegno nel sindacato, dove, oltre ad essere stato presidente dell’Ast, fu componente della Commissione contratto della Fnsi e  del Comitato di redazione dell’Ansa.

Va ricordato il suo impulso all’Unione nazionale cronisti, al fianco di Guido Columba. Proprio in Toscana, e grazie a Pino, l’Unci ebbe uno dei gruppi di riferimento più attivi. Successivamente, Rea  ricoprì la carica di consigliere nazionale dell’Ordine dei giornalisti e si distinse fra i promotori di Lsdi (Libertà di stampa diritto all’informazione) e di Isf, Informazione senza frontiere.

 il funerale di Pino Rea si svolgerà domani, mercoledì, 8 luglio, alle 10, nella chiesa di Sant’Ambrogio, a Firenze.

La scomparsa di Pino Rea ha suscitato profondo cordoglio nella categoria e anche nelle istituzioni. Il Prefetto di Firenze, Laura Lega, ha telefonato al presidente Ast, Sandro Bennucci, per esprimere la sua vicinanza, anche alla famiglia, nel ricordo di un collega in prima linea nel raccontare le vicende più drammatiche della vita di Firenze dell’ultima parte del secolo scorso, come i delitti del mostro e l’attentato dei georgofili.

Per la categoria, messaggi sono arrivati dal segretario nazionale della Fnsi, Raffaele Lorusso, dal presidente nazionale dell’Ordine, Carlo Verna, dal presidente del Consiglio dell’Ordine della Toscana, Carlo Bartoli.

Foto: Pino Rea

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