Otto imputati condannati fino a tre anni per vari reati, ma anche due assoluzioni dall’accusa di minacce mafiose al sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi. Si è concluso così il processo in rito abbreviato davanti al Gup del tribunale di Bologna Alberto Gamberini, per uno dei filoni delle inchieste di ‘Ndrangheta ‘Aemilia’.
Minacce “mafiose” al sindaco: assolti perché “il fatto non sussiste”
Assolti perché il fatto non sussiste Pasquale Brescia, già imputato nel processo principale e l’avvocato Luigi Antonio Comberiati (difeso dall’avvocato Gianluca Malavasi), accusati di minacce per la lettera indirizzata al primo cittadino e recapitata l’1 febbraio 2016 all’edizione reggiana del Resto del Carlino. Brescia è stato condannato a cinque mesi e 10 giorni per un’altra imputazione.
Assolto invece l’ex autista del questore di Reggio Domenico Mesiano, qui accusato di detenzione di munizioni da guerra. Due anni e 5 mesi per Giuseppe Giglio, ora collaboratore di giustizia. Alla lettura della sentenza era presente per l’accusa il procuratore aggiunto vicario, Valter Giovannini.