150 anni di “trattative” – Gli intrecci tra potere politico e potere mafioso contenuti in un libro che, tramite una prospettiva storiografica, certa di mettere ordine in una storia di rapporti lunga oltre 150 anni. L'opera, edita da Edizioni Scientifiche Italiane, vuole essere, nelle parole di Rogari «un percorso di ricostruzione delle relazioni tra mafia e politica, partendo dall'Unità d'Italia, quando proprio per la prima volta si comincia a parlare di intreccio tra mafia e uomini legati ad amministrazioni pubbliche»
La presentazione – Allo Spazio QCR di via degli Alfani interverranno, oltre gli autori, esponenti di primo piano nella lotta alla criminalità organizzata. Ad aprire il dibattito sarà il presidente della commissione parlamentare Antimafia Giuseppe Pisanu, il Procuratore Capo della Repubblica di Firenze Giuseppe Quattrocchi e l'ex Procuratore Nazionale Antimafia Piero Luigi Vigna. Nora Segreto e Diletta Bistondi porteranno la testimonianza dell'attività dell'associazione Libera, attiva nella gestione dei beni confiscati alla mafia. A presiedere il tavolo degli ospiti, l'attuale presidente della commissione Affari Istituzionali del Comune di Firenze e Presidente della Fondazione Circolo Rosselli On. Valdo Spini. L'appuntamento è per giovedì 22 alle ore 17.30.
Rogari: “La mafia ha sempre cercato sostegno nella politica” – E' molto chiaro il professor Sandro Rogari, ordinario di Storia Contemporanea all'Università degli Studi di Firenze, nel puntualizzare che una certa connivenza fra istituzioni e organizzazioni malavitose c'è sempre stata. «Da un lato – spiega a Stamp Toscana – la Mafia ha sempre cercato sostegno della politica condizionandone anche l'attività. Dall'altro, alcuni uomini politici e di Stato sono scesi, in momenti cruciali della vita politica, a trattativa con la mafia, legittimandola indirettamente». Le parole di Rogari, alla luce della recente uscita delle motivazioni della sentenza del processo a Francesco Tagliavia per la strage di via dei Georgofili e per la riapertura dei fascicoli sulla strage di via d'Amelio, lanciano un ulteriore conferma della vicinanza di rapporti fra istituzioni e organizzazioni criminali di stampo mafioso.
Spini: “Punto cruciale è liberarsi della criminalità organizzata” – Ricordando uno storico intervento del magistrato Giovanni Falcone, che intervenne presso la Fondazione Circolo Fratelli Rosselli, l'ex ministro Valdo Spini ha spiegato che «L’Italia sta facendo ogni sforzo per adeguarsi all’Europa ma non c’è dubbio che un punto cruciale è liberarsi della criminalità organizzata. Noi proseguiamo in questo senso, in una tradizione: lo stesso Giovanni Falcone intervenne ad una nostra manifestazione a Firenze nell’aprile del 1989».