Firenze – Fausto Russo Alesi insieme a una potente compagnia di attori dà vita a L’arte della commedia di Eduardo De Filippo al Teatro della Pergola dal 21 al 26 novembre. Una produzione Teatro di Napoli, Teatro della Toscana, Teatro di Roma, Elledieffe. Lo spettacolo si terrà martedì, mercoledì, venerdì, sabato alle ore 21; giovedì, ore 19; domenica, ore 16.
È il Manifesto del Teatro di Eduardo, con le sue battaglie per le sorti del Teatro parallele alle fatiche personali e senza aiuti delle Istituzioni per l’apertura del Teatro San Ferdinando di Napoli.
Un’opera ambigua e allo stesso tempo farsesca: “Confrontarsi con Eduardo è forse, per me – afferma Fausto Russo Alesi – quel granello di eternità che ossessivamente cerco attraverso l’arte”.
Mercoledì 22 novembre, alle ore 17:30, Fausto Russo Alesi e tutta la compagnia incontrano il pubblico. Alle ore 18:30, poi, una visita guidata gratuita a tema eduardiano, acquistando un biglietto dello spettacolo per una delle date tra il 21 e il 25 novembre, al prezzo speciale di 22€ in platea (a meno che non si sia già in possesso di un biglietto o un tagliando di abbonamento). Prenotazioni al link https://tinyurl.com/visitaeduardo
Prima di Firenze, lo spettacolo è a Pontedera, al Teatro Era, il 16 e 17 novembre.
L’arte della commedia, la straordinaria e geniale opera di Eduardo De Filippo, fa parte della raccolta dei “giorni dispari”, le commedie scritte dal dopoguerra in poi che affrontano le difficili e problematiche questioni del vivere quotidiano e delle relazioni, private e pubbliche, tra esseri umani.
Ci parla del rapporto contradditorio tra Stato e Teatro e del ruolo dell’arte e degli artisti nella nostra società, anche se le domande, i dubbi, le responsabilità, i vincoli e le debolezze che Eduardo mette in campo riguardano tutti, e quel Teatro – sia esso una compagnia teatrale, una comunità o un piccolo mondo – si fa espressione del nostro rapporto con il potere e con il bisogno di essere ascoltati e riconosciuti. Incredibile è la forza e l’attualità del testo che ci porta in maniera implacabilmente diretta a confrontarci con la mortificazione e la censura della cultura attraverso un’ambigua e, allo stesso tempo, tragica e farsesca commedia in due atti e un prologo.
Scritta nel 1964, è un’opera poco frequentata e apparentemente meno esplosiva rispetto ai più famosi capolavori. Eppure, si tratta di un testo magistrale, di ampio respiro e straordinariamente imperfetto, come imperfetto è l’essere umano alla ricerca della sua identità, del suo bisogno di tutela, del suo diritto di esistere, alla ricerca di quelle risposte che non possono attendere più.
Racconta Fausto Russo Alesi: “Quanto possono aiutarci la distanza e il filtro del Teatro, attraverso la finzione, ad affrontare la realtà? L’arte della commedia è la più pirandelliana tra le commedie di Eduardo, un’opera metateatrale dove il gioco del teatro nel teatro si sviluppa all’ennesima potenza. Fino alla fine non sapremo se i personaggi che chiederanno udienza al Prefetto sono attori, gli attori di Campese, ma ciò che conta è che saranno comunque, come afferma Eduardo in un passaggio fondamentale della commedia, attori/persone in cerca di autorità. E per sciogliere il dilemma cos’altro ci vuole se non un palcoscenico: è il Teatro che crea, attraverso la finzione, la sua realtà e l’inganno è l’accesso migliore alla verità”.
“Proprio nell’incontro scontro tra tutti i protagonisti della commedia penso stia il segreto del Teatro, ed è per questo che ho scelto e ho voluto con me una meravigliosa compagnia di artisti, tutti potenziali capocomici, generazioni a confronto, ognuno con il suo differente percorso personale di amore e dedizione per il Teatro, l’unione di forze che cercano giornalmente di far sopravvivere un “senso” e che cercano di portare in scena, tra mille fatiche, la numerosa compagnia teatrale che hanno nell’anima. E voglio citarli tutti a partire da Imma Villa e poi David Meden, Alex Cendron, Paolo Zuccari, Filippo Luna, Gennaro De Sia, Demian Troiano Hackman, Davide Falbo e, per finire, il giovanissimo Sem Bonventre”.
Per informazioni 055.0763333 – www.teatrodellatoscana.it
Foto: L’arte della commedia – Alex Cendron, Fausto Russo Alesi_ ph. Filippo Manzini.jpg