La Reggiana si rilancia con il Como. Ma la protesta dei tifosi continua

Foto Artioli
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Finalmente Reggiana, verrebbe da dire. L’undici di mister Montanari torna a far esultare il proprio pubblico superando al Mapei Stadium i più quotati avversari del Como e regalando il secondo successo sulla panchina granata al tecnico subentrato in corsa a Battistini, il quale avrà a disposizione ancora quattro partite per cercare di guadagnarsi la conferma per il prossimo anno. Dopo parecchio tempo, i granata sfoderano una prestazione degna della Reggiana d’inizio stagione, quella cioè che strappava applausi da tutte le parti anche al termine di una sconfitta; il risultato di ieri, 2-0, lascia pochi alibi alla squadra ospite che ha subito per tutta la durata della partita la grinta, la determinazione e la concentrazione degli uomini di Montanari, quasi perfetti nella conduzione di gara e bravi a concedere poco o nulla agli spuntati avversari (facile l’esordio tra i pali del giovane portiere Zima). La gara è stata sbloccata dopo appena cinque minuti da un rigore perfettamente trasformato da capitan Alessi (finalmente tornato decisivo) e assegnato per un ingenuo intervento di Redolfi su De Silvestro. I granata hanno poi sfiorato il vantaggio in più di un’occasione chiudendo la partita solamente ad un quarto d’ora dal termine grazie ad una splendida combinazione tra Alessi e Rampi conclusa alla perfezione da Anastasi, giunto al sesto centro in campionato.

La vittoria non placherà di certo la rabbia e l’insoddisfazione dei tifosi che anche ieri hanno disertato la Curva Sud facendosi “sostituire” da un eloquente striscione contro squadra e società. Anche il Gruppo Vandelli, regolarmente al proprio posto, ha voluto far sentire la propria voce esponendo a sua volta uno striscione polemico nei confronti dell’attuale Presidente granata Alessandro Barilli, dal titolo “Una cordata napoletana per tenere il tuo posto a capo della Reggiana”. Al termine della partita, lo stesso numero uno granata ha voluto rispondere ai cori di protesta dei tifosi che per tutti i novanta minuti di gioco hanno inneggiato contro di lui e la sua gestione degli ultimi anni: “Non esiste nessuna cordata napoletana. Al momento ci sono diverse soluzioni, oltre a quella di Medici e Compagni, che sto valutando. In questo clima però è tutto più difficile e queste proteste sono delle inutili forzature. Al 30 giugno non sarò più il Presidente della Reggiana ma i tifosi facciano i tifosi perchè non sono a conoscenza dei fatti reali“. Barilli ha quindi ribadito, ancora una volta, la volontà di passare il testimone a chiunque sia veramente interessato alle sorti ed al futuro della maggiore società calcistica della città, siano i soci di minoranza proprietari della Mectiles sia qualunque altra figura imprenditoriale che voglia prendere il suo posto alla guida dei granata. Quello che è certo, è che il continuo batti e ribatti con i gruppi organizzati della tifoseria continuerà almeno fino al prossimo 30 giugno, data che potrebbe veramente coincidere con l’ultimo giorno di Barilli alla guida della Reggiana.

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