‘Ndrangheta, così alcuni indagati ridevano sul terremoto di Modena

Risate sul terremoto in Emilia, come all’Aquila. Sono in un dialogo citato nell’ordinanza del Gip tra due indagati dell’inchiesta “Aemilia”, Gaetano Blasco e Antonio Valerio: “È caduto un capannone a Mirandola”, dice il primo. Valerio ridendo risponde: “Eh, allora lavoriamo là..”. E Blasco: “Ah sì, cominciamo facciamo il giro…”. Un colloquio che ricorda quello del sisma aquilano, con gli affaristi pronti a darsi da fare per i lavori di ricostruzione.

Si può dire che “la ‘ndrangheta arriva prima dei soccorsi, o comunque in contemporanea”, è l’amara osservazione contenuta nell’ordinanza del Gip Alberto Ziroldi nella sezione dedicata alle infiltrazioni della criminalità organizzata nei lavori legati al sisma 2012. Le indagini hanno permesso di ricostruire con chiarezza il quadro all’interno del quale ha avuto luogo l’infiltrazione criminale, che “si è prevalentemente realizzata – si legge nell’ordinanza – attraverso una perversa joint venture tra l’impresa Bianchini Costruzioni srl. di San Felice sul Panaro (Modena) ed uno dei principali esponenti della consorteria investigata”, cioè Michele Bolognino, uno dei promotori – sempre secondo l’accusa – della contestata associazione a delinquere di stampo mafioso.

Un capitolo dell’ordinanza è dedicato infatti alle “infiltrazioni nell’attività di ricostruzione post-terremoto”. In questa situazione di difficoltà “si creano le condizioni ideali che consentono al sodalizio (mafioso, ndr), attraverso una sorta di effetto domino che coinvolge altre attività imprenditoriali legate a quella inizialmente condizionata, di estendere la propria influenza sulla vita socio-economica del territorio”. Anche “l’associazione ‘ndranghetista emiliana non ha tardato a mostrare questo elemento distintivo, giovandosi come punto di forza della compiacenza di imprenditori locali che nella ‘ndrangheta vedono una sorta di valore aggiunto per il raggiungimento del massimo profitto”.

Total
0
Condivisioni
Prec.
Giovedì 29 gennaio “Un altro mondo” di Thomas Torelli alla Casa delle Culture di Arezzo

Giovedì 29 gennaio “Un altro mondo” di Thomas Torelli alla Casa delle Culture di Arezzo

Giovedì 29 gennaio, alle ore 21, la Casa delle Culture  di Piazza Fanfani, ad

Succ.
Presidenziali, l’unità del Pd si chiama Mattarella

Presidenziali, l’unità del Pd si chiama Mattarella

Firenze – Rebus sic stantibus

You May Also Like
Total
0
Condividi