Saranno i numerosi impietosi di povertà che contrastano con l’ottimismo renziano, sarà che i lavoratori sembrano perdere tutte le battaglie sui loro veri o presunti diritti, fatto sta l’attivo dei delegati della Cgil reggiana non ha risparmiato critiche al leader nazionale Susanna Camusso a Reggio al circolo Pigal. Soprattutto il segretario provinciale Guido Mora ha cercato, nella terra di Maurizio Landini, di dare uno scossone alla sua segretaria.
Innanzitutto i numeri della “nostra” povertà: nel 2012 si contano quasi 14.000 famiglie in situazione di povertà relativa, contro le 6.000 registrate nel 2009. Dall’inizio della crisi, inoltre, nel tessuto produttivo si sono persi circa 10.000 posti di lavoro. I dati sono quelli del sesto rapporto provinciale sull’economia e il lavoro dell”osservatorio della Cgil.
Sempre per quanto riguarda i dati sull’occupazione nel territorio, spiega il rapporto, per la prima volta nel 2014 si assiste ad un disallineamento tra avviamenti al lavoro e numero degli occupati. In particolare, se gli occupati diminuiscono dello 0,9%, il numero degli avviamenti aumenta del 4%. I nuovi ingressi nel mondo del lavoro pero” sono improntati alla discontinuita’ lavorativa. Circa il 52% del totale degli avviamenti riguarda infatti contratti a tempo determinato.
Dall’attivo cigiellino la richiesta alla Camusso di alzare il livello delle barricate e di rivedere l’organizzazione interna del sindacato. Scossa da tante richieste, la leader nazionale alla fine della mattinata ha annunciato nuove iniziative contro il jobs Act,