Itinerari, a Buti “Il Cammino di santa Giulia”

Buti (Pisa) – La figura di Santa Giulia martire ha lasciato tracce importanti nel territorio toscano, ed è con l’intento di valorizzare la figura della Santa che nasce un progetto di itinerario culturale ed escursionistico, che verrà presentato oggi, sabato 27 maggio, al Teatro Francesco di Bartolo a Buti, e sarà al centro di una giornata ricca di iniziative legate al nascente percorso.

In un momento di crescente interesse verso i cammini culturali e religiosi, nasce un lavoro di valorizzazione della figura di santa Giulia, in grado di portare valore al territorio attraversato dal percorso, che parte da Livorno e coinvolge molti comuni della Toscana, per arrivare fino a Brescia. Percorsi che registrano un crescente numero di pellegrini ed appassionati, desiderosi di riscoprire la storia e la cultura delle località meno conosciute, e che possono dare vita ad un aiuto concreto nell’economia locale, accompagnata da una crescente coscienza dell’importanza di tutelare e valorizzare beni storici, culturali e paesaggistici.

L’iniziativa, organizzata dal Comune di Buti prevede al mattino un Convegno introdotto da Matteo Parenti Consigliere con delega alla cultura. Seguiranno gli interventi di Gabriele Zaccagnini, consultore della Congregazione per le cause dei Santi, sul ruolo del cammino nella spiritualità cristiana, Gianni Bergamaschi, studioso di agiografia , Franco Lari, storico di Buti, e Sabrina Busato, Presidente della Federazione Europea Itinerari Storici Culturali e Turistici, sulla valorizzazione degli itinerari culturali.

“Al termine degli interventi – dice Matteo Parenti – è previsto un intermezzo teatrale di Attori Butesi sul Cammino di Santa Giulia. Po il Sindaco Alessio Lari consegnerà una targa ricordo ai rappresentanti dei Comuni e delle Associazioni che già hanno aderito al progetto del Cammino. Nel pomeriggio – annuncia ancora Parenti – alle ore 15.00, i partecipanti si sposteranno a piedi da Piazza Garibaldi in direzione della Chiesa di Santa Maria della Neve, accompagnati dal corteo (è previsto anche un servizio di bus-navetta). Verso le 16.30, alla Chiesa, la sosta e la visita guidata ai lavori di recupero con gli interventi di Maria Grazia Ristori, Consorzio PISARUM, Gino Bernardini, Centro Studi Natale Caturegli, Franco Lari e Gianni Bergamaschi. Alle ore 18.30 si terrà l’ inaugurazione della foresteria del cammino di Santa Giulia ed a seguire la cena conviviale”.

 A Franco Lari, che ha descritto nel suo libro Storia di Buti il rapporto tra Buti e S.Giulia, abbiamo chiesto come ha ricostruito il percorso della traslazione attraverso i resoconti delle Rogazioni, processioni con benedizione delle campagne che venivano effettuate fino alla metà del secolo scorso.

“In località Santa Giulia – osserva – esiste ancora oggi una piccola edicola dedicata alla santa. Nello stesso luogo sorgeva una chiesa (o cappella) dedicata a santa Giulia”. In vari documenti del XVIII secolo Franco Lari ha trovato riferimenti che dimostrano l’esistenza della Chiesa dotata di beni e rendite (Bona et Redditus). “Un’ importante scoperta –osserva ancora Franco Lari – è avvenuta durante il restauro dell’affresco posto nell’abside della chiesa di S. Maria di Panicale. L’affresco, che era nascosto da un velo di calce, riportato alla luce nel mese di maggio 2016, ha svelato, oltre la Madonna, quattro figure di santi tra cui santa Giulia”.

 Per l’occasione abbiamo rivolto alcune domande a Sabrina Busato, presidente di FEISCT Federazione Europea Itinerari Storici Culturali e Turistici.

 Qual è l’attività di Feisct?

“Feisct nasce con l’obiettivo di essere un aggregatore di realtà operanti nel mondo della promozione turistica dei territori attraverso gli itinerari ed i cammini. La Federazione conta tra i propri consociati sia Enti Pubblici (Comuni in primis) , che associazioni, che realtà produttive presenti nei territori attraversati da cammini storici,oppure facenti parte di itinerari culturali. Promozione turistica che passa dalla valorizzazione qualitativa degli elementi caratterizzanti, siano essi culturali che paesaggistici, ma anche attraverso la “contaminazione” e il coinvolgimento, con un elevata attenzione all’interazione con l’innovazione tecnologica come strumento di miglioramento della competitività e di divulgazione. Interveniamo sulla formazione, a vari livelli, sul coinvolgimento degli attori locali e sulla “sincronizzazione” dei vari sistemi…. Siamo soci e partner di due itinerari culturali riconosciuti dal Consiglio d’Europa (AEVF, Associazione Europea Vie Francigene e La Rotta dei Fenici, itinerario del Mediterraneo Antico) con i quali sviluppiamo attività ed eventi in modo costante”.

I “cammini” stanno diventando  fattore di punta del turismo sostenibile?

“Diciamo uno degli elementi di punta, che insieme al turismo sportivo, turismo plein air e turismo culturale diventano ottimi strumenti di rete…l’elemento che infatti caratterizza maggiormente i cammini, è la capacità di mettere in moto vari mondi che ruotano intorno al sistema dell’accoglienza, riuscendo a intervenire in modo efficace sulla ricaduta economica nei territori. Soprattutto nei piccoli borghi e nelle piccole località attraversate dai cammini, si è visto come la logica del cammino riesca a portare fasce di turisti anche nei luoghi che hanno minori capacità di promozione, ma che grazie al meccanismo del cammino possono beneficiare di un indotto che si genera su scala più ampia. Negli ultimi anni la crescita del turismo escursionistico è stata esponenziale, e lo si deve ad un rinnovato interesse verso le attività all’aria aperta, alla riscoperta del contatto con la natura e all’opportunità di fare esperienze autentiche… il Mibact lo scorso anno presentò l’anno dei cammini, questo è l’anno dei borghi…. il Consiglio d’Europa da 30 anni ha istituito il programma degli Itinerari Culturali che ha dato un grande impulso ai territori per lavorare nella direzione di far emergere l’identità culturale europea attraverso la logica dell’itinerario….sono segnali importanti che vanno tutti nella direzione di sviluppare un sistema basato sulla valorizzazione del territorio e del suo passato, come elemento di riconoscimento e di identità”.

 Quali sono le vostre prossime iniziative in Toscana?

“Feisct in Toscana è attiva su più fronti…. continua a mantenere un elevato numero di attività lungo il percorso ufficiale della Via Francigena, dove di recente abbiamo provveduto ad effettuare per conto di Google la mappatura in street view del percorso, siamo coordinatori del protocollo d’intesa per la Valorizzazione della Via del Volto Santo, una splendida arteria che da Pontremoli attraversa l’alta Toscana, per giungere fino a Lucca. Stiamo lavorando sulla valorizzazione delle Vie del Sale e della Salina di Volterra, sulla rete dei siti Etruschi, e più recentemente stiamo valorizzando l’azione dell’associazione Cammino di Santa Giulia per arrivare al lancio dell’Itinerario di Santa Giulia, che da Livorno attraversa la Toscana, in direzione dell’Emilia, per giungere poi in Lombardia e terminare nella città di Brescia….un altro itinerario che si addentra in piccoli ma affascinanti borghi toscani, e che può dare l’opportunità di conoscere degli spaccati di territori estremamente autentici. L’appuntamento più significativo sarà però a settembre, a Lucca, dove si terrà l’Advisory Forum, appuntamento annuale del Consiglio d’Europa che raccoglie i delegati di tutti gli Itinerari Europei riconosciuti dal Consiglio, e che per la prima volta si terrà in Italia, a Lucca. Feisct a giorni lancerà una call, di invito agli itinerari toscani per candidarsi ad essere visibili con rassegne fotografiche ed allestimenti, al fine di poter dare a questa importante vetrina una testimonianza sulla richhezza degli itinerari culturali della Regione che li ospiterà”.

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