Dopo venti giorni di indagini sulle scommesse nel calcio, il procuratore federale Stefano Palazzi ha effettuato i primi deferimenti per società e giocatori. Nelle indagini sono coinvolte 18 squadre e fra 26 calciatori, dirigenti ed ex atleti. Fra le società deferite figurano due club di serie A (Atalanta e Chievo), tre di serie B (Ascoli, Sassuolo e Verona), ben undici di Lega Pro (Alessandria, Benevento, Cremonese, Ravenna, Virtus Entella, Piacenza, Esperia Viareggio, Portogruaro, Taranto, Spezia e Reggiana) e due della lega Dilettanti (Cus Chieti e Pino Di Matteo). Salvo, dunque, il Siena, che era stato coinvolto nelle indagini per la sfida con il Sassuolo del 27 marzo scorso e rischiava addirittura la promozione in serie A. Soddisfatto il presidente bianconero Massimo Mezzaroma, che ha commentato: «Fin dal primo momento abbiamo riposto massima fiducia nell’operato della procura federale, a dispetto di chi ci ha condannato troppo frettolosamente gettando fango sulla nostra società e su una promozione cristallina conquistata sul campo con le nostre forze». L’Esperia Viareggio, invece, ha fatto sapere, mediante i suoi legali, che si riserverà ogni valutazione del deferimento al termine dell’analisi degli atti acquisiti dalla Procura federale, relativi alla partita con il Benevento del 13 febbraio scorso. La società viareggina afferma infatti di essere estranea ad ogni genere illecito e di avere il massimo rispetto e la massima fiducia nella giustizia sportiva. Stefano Dinelli, presidente dimissionario dell’Esperia, ha infatti dichiarato: «Il fatto che non ci sia nessun tesserato della nostra società fra coloro che sono stati deferiti è la dimostrazione della nostra estraneità su questa vicenda e quindi siamo sereni per gli ulteriori sviluppi». Il nome di uno dei deferiti, Gianfranco Parlato, è stato accostato al Viareggio, ha concluso Dinelli, ma non era un tesserato della società.
27 Luglio 2011
Inchiesta calcioscommesse: Siena salvo, Viareggio deferito
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