Firenze – Si è concluso ieri sera, a tarda ora, il tavolo convocato in video conferenza al Mise per quanto riguarda la GKN. Un tavolo convocato con urgenza a seguito delle raccomandate con cui l’azienda ha fatto pervenire nelle ore scorse agli operai in lotta contro la delocalizzazione decisa dal fondo Melrose proprietario dell’azienda, un messaggio chiaro a sufficienza, ovvero la ripartenza delle procedure di licenziamento. La vice ministra Alessandra Todde ha dunque convocato nel giro di poche ore il tavolo di ieri, cui ha presieduto. Intorno al tavolo, oltre al Ministero del lavoro, Invitalia, l’advisor, l’azienda, la Regione Toscana con la Città Metropolitana di Firenze, il Comune di Campi Bisenzio e le Organizzazioni Sindacali.
GKN, spiragli dal tavolo al Mise, dagli operai il messaggio è: prudenza
Ciò che è emerso potrebbe apparire incoraggiante per il futuro delle maestranze. Durante il confronto, la ViceMinistra Todde ha confermato che il Mise è disponibile a sedersi intorno al tavolo con tutte le parti coinvolte per favorire la proposta ponte e il successivo progetto proposto dall’ advisor di reindustrializzazione del sito. Al tavolo è inoltre emerso che l’azienda non invierà più le lettere di licenziamento e che il Ministero del Lavoro ha dato piena disponibilità a supportare il percorso con l’ammortizzatore sociale più adeguato. Per quanto riguarda la proposta ponte dell’advisor, l’imprenditore Francesco Borgomeo, riguarda l’ipotesi di rilevare la fabbrica di Campi Bisenzio per cercare nuovi investitori. La proposta era già stata lanciata nell’incontro con sindacati e istituzioni locali avvenuto lunedì.
“Il Mise è assolutamente disponibile a supportare questo percorso di transizione proposto dall’advisor con gli strumenti a disposizione, e la proposta “ponte” servirà a offrire ulteriore tempo per lavorare con tutte le parti ad una proposta seria e credibile”, dichiara la viceministra allo Sviluppo Economico, Alessandra Todde. In evidenza anche il ruolo di Invitalia, che, secondo quanto dice Todde, “sarà disponibile a valutare come sostenere il progetto, inoltre convocheremo nelle prossime settimane un primo incontro tecnico per dare seguito a ciò di cui si è discusso oggi”.
Dall’Rsu di fabbrica, arriva un messaggio improntato alla prudenza. Secondo Dario Salvetti, delegato RSU Gkn, “il Ministero ha poco da essere soddisfatto per quello fatto in questi mesi, noi siamo qua grazie alla mobilitazione all’articolo 28 vinto a settembre che ha bloccato la procedura di licenziamento. Senza tutto questo, Gkn Firenze oggi non esisterebbe più. Quello che diciamo ieri, lo diciamo oggi e lo diremo domani: è necessaria la continuità produttiva, occupazionale e il mantenimento dei diritti acquisiti in questi anni, e comunque dovrà essere garantito il reinserimento delle lavoratrici e lavoratori degli appalti. Noi non ragioniamo in termini di sfiducia o fiducia, ma di garanzie strutturali. Per questo chiediamo un ruolo di Invitalia e dello Stato. Il tema degli ammortizzatori lo vedremo quando sarà chiaro il percorso da A a B”.
“Per il resto” continua Salvetti, “chiediamo alla Regione di continuare a studiare assieme a noi tutte le ipotesi che stiamo vagliando assieme alle intelligenze collettive del territorio, ai ricercatori solidali, come il gruppo di ingegneri e dei ricercatori della Scuola Sant’Anna per la proposta di un polo per la mobilità sostenibile. Le reindustrializzazione è stata finora su questo territorio solo lo strumento per far scappare le multinazionali. Se si vuole dimostrare che questa volta non è così, si diano i necessari approfondimenti e le garanzie necessarie, nero su bianco”.