Operazione musicale ed inevitabilmente culturale assai coraggiosa quella di Edoardo Tincani, portavoce del Vescovo, Capo ufficio stampa della Diocesi locale, direttore del settimanale cattolico La Libertà. I suoi testi con le musiche di Daniele Semprini hanno recentemente dato vita al cd “Compagni di viaggio” (ispirato alla lettera a Diogneto), rarissimo esempio di folk cristiano dove a brani di più immediata fruibilità parrocchiale diciamo così, comunque godibilissimi, si alternano incursioni su temi più squisitamente biblici per arrivare all’attualità (la pandemia), l’amore per la propria città Reggio Emilia e finire con la presentazione di esempi di santità storici (Giuseppe d’Arimatea) e moderni, come il beato Rolando Rivi (siamo sul filo, magari qualcuno di quelli che ha ammazzato l’innocente seminarista di Castellarano è ancora in vita).

Con un pool di altri 12 apostoli della strumentazione, della tecnica musicale e discografica, Tincani (con Semprini) hanno dunque dato vita ad una sorta di riedizione dell’esperimento anni ’70 di alcune parrocchie reggiane che, sull’onda dell’entusiasmo del rinnovamento liturgico post Concilio Vaticano II, avevano riadattato per musica da Messa i maggiori brani, specie anglosassoni, del rock e del pop di quei vivacissimi anni. Tincani fa un’operazione diversissima naturalmente (testi e musica sono ex novo) ma il messaggio che vuole dare, nel contesto di uno scenario musicale nazionale sempre più moscio, è simile. Il recupero di temi alti e altri, addirittura quelli della fede e della riflessione esistenziale, nel mondo commerciale e, almeno oggi, quasi totalmente disimpegnato, della musica leggera e del passatempo ludico. Abituati come siamo alla propalazione della parola “provocazione” davanti ai tatuaggi slavati del rapper di turno o delle borchie alle natiche dell’Achille Lauro della porta accanto (scelte “contenutistiche” che avrebbero già fatto pietà ai tempi del teatro della Grecia classica nel V secolo a.C.), questa proposizione musicale ha invece, a maggior ragione per il suo apparente anacronismo, un qualcosa di veramente stimolante.
Al netto di tutto quanto scritto qua sopra, potrete toccare con mano e soprattutto udire con orecchie, mercoledì 7 settembre presso i Chiostri della Ghiara alle 21, quando appunto, nell’ambito del cartellone “Serate nel Chiostro minore” afferente la Giareda, sarà possibile gustare il concerto dei nostri che presenteranno “Compagni di viaggio”.