Ormai l’appello è lanciato, e sta correndo sul web e sulle pagine dei giornali: l’iniziativa dei librai della Martelli, come orgogliosamente si definiscono i 18 lavoratori della libreria chiusa recentemente, è diventata un appuntamento per tutta la città che non si rassegna alla scomparsa della Cultura.
Di cosa si tratta? Flash mob, particolare e significativo: venerdì 30 alle 18 i librai della Martelli e tutti coloro che hanno a cuore la cultura e la storia fiorentina, si troveranno di fronte alle ormai vuote vetrine di quella che è stato un salotto cittadino per anni, ciascuno con un libro, e a un segnale stabilito (il suono di una trombetta da stadio) leggeranno a voce alta una pagina, camminando o sostando lungo la via, fino a quando un altro segnale dichiarerà la fine del “blitz”.
“Un’iniziativa che ha un significato di segnale di risveglio lanciato alla città – commenta Iacopo D’Annibale, libraio della Martelli – vorremmo suonare in un certo senso la sveglia e fare della nostra battaglia il fronte per una battaglia più ampia, che tuteli e incoraggi la cultura e i suoi centri”.
Del resto, la libreria Martelli, sorta sulle “ceneri” della precedente e gloriosa Marzocco, aveva mantenuto un indirizzo genralista che la portava ad avere il catalogo più grande e differenziato della città; una vera sfida, rispetto alla tendenza attuale delle librerie di concentrarsi su nicchie specialistiche. “Purtroppo è andata così – conlcude D’Annibale – ma una cosa è certa: vorremmo che la significativa esistenza della Martelli si chiuda con una altrettanto significativa “fine”: il segnale che Firenze non si rassegna alla perdita dei suoi luoghi di cultura. Per questo è importante essere numerosi venerdì prossimo”.