Favola di Natale, l’Orco che ci salverà dal Covid

Una breve favola di Natale scritta da una bimba di 11 anni, Martina Guerri, che ha voluto fare un piccolo regalo ai lettori di Stamptoscana.

Una favola sotto l’albero

di Martina Guerri

C’era una volta un orco che viveva in una grotta. L’orco si vergognava di andare dagli umani e vivere con loro perché era molto timido. Gli uomini odiavano l’orco e pensavano che lui vivesse in una grotta buia e malvagia. Erano convinti che si cibasse di corpi di uomini, mangiati in un solo boccone. In realtà non si sapeva se l’orco fosse buono o cattivo. Una volta una bambina stava facendo una passeggiata e trovò l’entrata della grotta dove viveva l’orco. Alla bambina non avevano mai parlato di questo orco. C’erano molti altri problemi a quell’epoca nel 2020!

Il Covid 19 aveva invaso case e città e tutti erano preoccupati. Le persone non credevano più agli orchi, alle fate e ad altri personaggi delle favole.  

Ma l’orco viveva isolato e non sapeva nulla…

La bambina, di nome Leila, era una bambina speciale, particolarmente intelligente. Aveva i capelli mossi, lunghi e biondi. Le piaceva molto uscire, solo che con il covid 19 non poteva più farlo. Non poteva nemmeno fare il suo sport preferito: la pallavolo. Quando arrivò alla porta di casa dell’orco, bussò e chiese riparo. Lei era abituata ai rifugi che trovava in montagna. L’orco, dal suo binocolo, la osservò e pensò: “Che bella bambina! Sono tanti anni che non viene nessuno qui!”.

La bambina in effetti era molto bella. L’orco, anche se era molto timido, la fece entrare e diventarono amici.

Tutti i giorni la bambina andava a trovarlo. Leila scoprì che la grotta dell’orco era veramente bella: lucente e piena di meccanismi tecnologici che nessuno aveva mai scoperto.

L’orco le raccontò che lui viveva lì da anni e lei era stata la sua unica amica, le raccontò anche che lui era uno scienziato. Un giorno le disse che aveva trovato un vaccino (una delle sue tante scoperte) per il covid 19, un virus che avrebbe fatto morire le persone nel 2020. La bambina, allora, gli disse che il 2020 era proprio quell’anno!

Leila allora convinse l’orco a uscire dalla grotta per portare il vaccino agli umani. L’orco inizialmente non voleva, ma quando Leila gli raccontò tutti i danni che il virus stava facendo, si convinse.

L’orco e Leila allora andarono fuori a diffondere il vaccino tra gli umani. Dopo due giorni, proprio a Natale, il covid 19 se n’era andato.

Da quel giorno gli uomini iniziarono a non disprezzare più l’orco e a volerlo tra loro.

 

Morale della storia: i problemi si possono risolvere anche con l’aiuto di chi è più timido e apparentemente viene disprezzato.

 

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