Da oggi in arancione, ecco cosa cambia

Firenze – Dopo quattro giorni in fascia rossa scatta ora il bollino arancione. Da lunedì 28 fino mercoledì 30 dicembre le maglie delle restrizioni per le festività natalizie si allargheranno un po’ e tutti i negozi, compresi i centri estetici, torneranno ad alzare le saracinesche. Chiusi resteranno invece fino al 6 gennaio bar, pasticcerie, gelaterie e ristoranti per i quali rimarrà comunque la regola dell’apertura solo per l’asporto o le consegne a domicilio. 

Per quanto riguarda la circolazione delle persone, le regole della zona arancione prevedono la libertà di movimento senza autocertificazione, all’interno del comune in cui si vive, salvo che per il coprifuoco che rimane sempre in vigore dalle 22 alle 5 del mattino (con una proroga alle 7 nel giorno di Capodanno). Chi vive nei piccoli comuni sotto i cinquemila abitanti si potrà spostare nel raggio di 30 chilometri, anche in altra regione, con il divieto però di recarsi nei capoluoghi di provincia.

Anche in questi giorni del 28, 29 e 30 dicembre (così come il 4 gennaio) in fascia arancione, valgono sempre le deroghe per gli spostamenti per lavoro, salute o necessità, oltre all’importante deroga prevista per tutte le festività natalizie. Fino al 6 gennaio sarà sempre possibile, salvo che nelle ore di coprifuoco notturno, per il nucleo familiare recarsi nelle seconde case (in quelle in comproprietà potrà recarsi però un solo nucleo familiare convivente).

Due persone inoltre potranno spostarsi fuori dal comune, una volta al giorno, esclusivamente all’interno della regione in cui si vive, per andare a trovare parenti o amici sempre rispettando la regola del coprifuoco dalle 22 alle 5. Le due persone potranno portare con sé figli fino a 14 anni, disabili o non autosufficienti conviventi. Attenzione però: si potrà andare solo una volta al giorno in un’unica abitazione. Lo spostamento andrà giustificato indicando l’indirizzo di partenza e quello di arrivo.

I coniugi/partner che vivono lontani per lavoro o altre necessità potranno ricongiungersi grazie alla possibilità di rientro, in qualsiasi momento, nella residenza, domicilio e abitazione. Se per residenza o domicilio le cose sono abbastanza chiare, il governo, sul proprio sito, nello spazio dedicato alle domande frequenti, spiega che per abitazione si intende “il luogo dove si abita di fatto, con una certa continuità e stabilità (quindi per periodi continuativi, anche se limitati, durante l’anno) o con abituale periodicità e frequenza (per esempio in alcuni giorni della settimana per motivi di lavoro, di studio o per altre esigenze), tuttavia sempre con esclusione delle seconde case utilizzate per le vacanze”.
“Per fare un ulteriore esempio – spiega Palazzo Chigi – le persone che per motivi di lavoro vivono in un luogo diverso da quello del proprio coniuge o partner, ma che si riuniscono ad esso con regolare frequenza e periodicità nella stessa abitazione, potranno spostarsi per ricongiungersi per il periodo dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 nella stessa abitazione in cui sono soliti ritrovarsi”.

Proseguendo con le deroghe, sarà ancora possibile spostarsi (anche in altre regioni) per i genitori separati/affidatari che devono trascorrere le feste con i figli minorenni, nel rispetto dei provvedimenti del giudice o degli accordi con l’altro genitore.

Inoltre lo spostamento per dare assistenza a persone non autosufficienti, sarà sempre consentito, anche tra comuni/regioni in aree diverse, “ove non sia possibile – specifica il governo – assicurare loro la necessaria assistenza tramite altri soggetti presenti nello stesso comune/regione. Non è possibile, comunque, spostarsi in numero superiore alle persone strettamente necessarie a fornire l’assistenza necessaria: di norma la necessità di prestare assistenza non può giustificare lo spostamento di più di un parente adulto, eventualmente accompagnato dai minori o disabili che abitualmente egli già assiste”.

Da ricordare, infine, come riporta il sito del governo, che “fare la spesa rientra sempre fra le cause giustificative degli spostamenti. Laddove quindi il proprio Comune non disponga di punti vendita o nel caso in cui un Comune contiguo al proprio presenti una disponibilità, anche in termini di maggiore convenienza economica, di punti vendita necessari alle proprie esigenze, lo spostamento è consentito, entro tali limiti, che dovranno essere autocertificati”.

Una specifica ordinanza della Regione Toscana chiarisce ulteriormente il punto ricordando che ci si può spostare in comuni limitrofi anche dove si è in presenza di un consolidato rapporto fiduciario con il prestatore d’opera (ad esempio parrucchieri, estetisti, carrozzieri, meccanici).

Il 31 dicembre tutta Italia ritornerà in fascia rossa per rimanervi (escluso il 4 in arancione) fino all’Epifania.

 

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