La crisi morde, ma non colpisce tutti nello stesso modo. E’ uscita oggi una classifica del Sole 24 Ore che confronta le province italiane a seconda di quanto siano state in grado di resistere agli ultimi sette anni di terremoto dell’economia. Più luci che ombre per i capoluoghi dell’Emilia-Romagna, visto che la gran parte di essi si colloca nella metà meno colpita tra le 103 province prese in esame.
In particolare brilla Modena, terz’ultima tra le città più colpite, mentre Reggio Emilia occupa la posizione numero 91, Forlì-Cesena è 88esima, Bologna 81esima e Ravenna 80esima. Un po’ peggio, ma sempre tra le meno sofferenti, Parma che arriva 73esima, mentre Piacenza è 19esima. Brutto segnale, visto che più ci si avvicina alle prime posizioni più si è sentito il peso di una crisi che non accenna a far intravedere segni di miglioramento. Appena meglio Ferrara, 21esima, mentre Rimini è la provincia più sofferente dell’Emilia-Romagna e si piazza al 15esimo posto.
L’analisi del quotidiano economico ha considerato una decina di indicatori tra i quali la disoccupazione, i prestiti, il valore degli immobili, ma anche la quantità di rifiuti prodotti, il numero di laureati, la spesa per i medicinali. Per ciascuno di questi parametri il Sole 24 Ore è andato a vedere qual è l’intensità della “luce rossa” sul territorio, misurandola in base alla dinamica provinciale nei sette anni. Fino a costruire, sulla base delle dieci performance, un vero e proprio indice di “resistenza” alla crisi.
Complessivamente, i centri piccoli e medi sembrano avere sofferto maggiormente anche se i continui segni negativi hanno scavato ancora di più il solco che divide il Sud dal Nord del Paese. Le prime 10 province dove la crisi ha colpito di più sono Viterbo, Latina, Novara, Cosenza, Nuoro, Cagliari, Terni, Messina, Grosseto e Reggio Calabria: tra queste, nessun capoluogo emiliano-romagnolo. Le 10 che invece hanno resistito meglio sono Vicenza, Bolzano, Modena, Mantova, Pisa, Genova, Prato, Verona, Aosta e Milano.