Card. Comastri, Papa: “grande lezione a chi è arroccato al potere”

Il Cardinale Angelo Comastri, unico Porporato veramente toscano – essendo nato a Sorano, provincia di Grosseto – dei 4 che entreranno in Conclave, essendo gli altri 3 non nativi della nostra regione, e che lo scorso Mercoledì delle Ceneri ha avuto l’occasione straordinaria di imporre le sacre ceneri quaresimali sul capo del Pontefice nell’ultima celebrazione liturgica del dimissionario Benedetto XVI, ha definito la  rinuncia del Papa una “grande lezione a chi è arroccato al potere”. Comastri, Arciprete della Patriarcale Basilica Vaticana di San Pietro e Vicario del Papa per la Città del Vaticano, apprezzato mariolologo, di una profondità spirituale unica, se non avesse l’handicap dei 70 anni, e di una passata malattia cardiaca, che gli fece lasciare la guida della diocesi di Massa Marittima-Piombino, potrebbe essere uno dei papabili italiani. “Quando ho appreso la notizia delle inattese dimissioni del Santo Padre Benedetto XVI – ha detto il Porporato – ho provato il dolore intenso che si prova nel momento in cui si avverte che una persona cara sta uscendo improvvisamente dal nostro orizzonte. Però in quel gesto ho avvertito subito il profumo dell'umiltà di Dio. Ho sentito nitidamente in quel momento le parole di Gesù, parole non invecchiate da 2000 anni di storia ma ancora vive nelle vene della Chiesa. Esse stupendamente ci dicono: imparate da me che sono mite e umile di cuore”.

“Come mi è apparso bello e confortante – sottolinea Comastri – scoprire che queste parole fresche e giovani uscivano dal gesto delle dimissioni di Benedetto XVI e davano a tutti una grande lezione! In un mondo popolato da persone arroccate sul potere, incapaci di allentare la morsa dallo scettro, avide di salire e salire sempre di più, come è evangelico e controcorrente il gesto di colui che dice onestamente: perdonatemi non ho più le forze, Gesù chiami un altro al timone della Chiesa, io mi ritiro senza potere nel silenzio e nella preghiera”.

Secondo Comastri, ''noi possiamo dire che oggi una persona umile c'è. Una persona veramente umile e coraggiosamente umile è Benedetto XVI. Grazie, Papa Benedetto! Hai dato un colpo all'orgoglio di tutti!”.

Per il Vicario del Papa per il piccolo Stato del Vaticano, questi otto anni di pontificato “ci lasciano una grande eredità. Papa Benedetto è un uomo che ci ha insegnato a leggere la storia della Chiesa con il criterio della continuità. Alcuni volevano leggere il Concilio Vaticano II come una frattura. Giustamente Papa Benedetto ha detto: no, nella Chiesa non ci sono fratture, c'è una crescita, uno sviluppo, ma sempre nella continuità”.

Degli incontri personali con Ratzinger, Comastri dice che gli resta l'immagine della “grande bontà, la grande semplicità e anche la capacità di mettere a proprio agio. Ogni volta che mi sono trovato a parlare con lui l'ho sentito veramente come un padre, come un padre buono, un padre desideroso di trasmettere agli altri il fuoco del Vangelo che ha nel cuore e credo che questo è un ricordo che porterò per sempre”.

 

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