Firenze – Un San Giovanni particolare, senza i ‘fochi’ e senza Calcio storico per rispettare le prescrizioni vigenti, ma comunque pieno di iniziative, per celebrare come merita il santo patrono, così sentito dai fiorentini.
In particolare il salone dei 500 di Palazzo Vecchio ha ospitato “Strateco. Chi non comunica scompare”, il festival pop dedicato alla comunicazione per celebrare e raccontare la rete, i social, il cambiamento, la musica, le storie di vita, ideato da Benedetto Gerbasio.
Via alla serata con Niccoló Fabi intervistato da Benedetto Gerbasio (‘Tradizione e tradimento’), a seguire Diodato intervistato da parte dell’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi (‘Lo vedi arriva un’altra estate’). Successivamente spazio all’intervista del sindaco Nardella all’attore Pierfrancesco Favino su cinema, arte e altri linguaggi. Al termine l’esibizione di Irene Grandi ‘Finalmente io, musica e parole’.
La giornata è cominciata con la tradizionale consegna degli omaggi al sindaco – una croce – da parte di una deputazione della società di San Giovanni Battista guidata dal presidente Claudio Bini. A realizzarla anche quest’anno la bottega orafa di Paolo Penko. Dopo la tradizionale offerta dei ceri nel Battistero di san Giovanni il sindaco ha partecipato alla santa messa in Duomo celebrata dall’arcivescovo Betori.
Alle 18 in piazza Santa Croce rappresentanti delle squadre del Calcio storico e il Corteo Storico della Repubblica Fiorentina hanno reso omaggio a medici, infermieri, operatori sanitari, personale del servizio sanitario regionale e ai tanti volontari della Protezione civile del Comune di Firenze e delle varie associazioni e reti di solidarietà cittadine, che hanno dimostrato straordinaria generosità durante l’emergenza sanitaria Covid-19. Come da tradizione, alle 18,30 sempre in piazza Santa Croce il sindaco ha conferito i Fiorini d’oro, quest’anno tutti destinati a personalità del mondo della sanità e del sociale.
nella foto: l’assessore Sacchi intervista Antonio Diodato