Scesa in secondo piano in seguito al terremoto nell’Italia centrale, la polemica tra Anpi e Pd sul referendum costituzionale ha trovato un punto di mediazione a Bologna. Prima c’è stata un’apertura dei democratici per la Festa dell’Unità in programma al Parco Nord fino al 19 settembre: dopo le polemiche furiose dei giorni scorsi, è arrivato il sì allo stand per i partigiani, all’interno del quale potranno distribuire il loro materiale. Compresi i volantini per il No al referendum costituzionale del prossimo autunno. E l’Associazione Partigiani di Bologna ha deciso di partecipare alla Festa dell’Unità, con una decisione a maggioranza (17 favorevoli, 4 contrari e 2 astenuti) del direttivo. “La presidenza ha votato all’unanimità la presenza e il direttivo ha approvato a larga maggioranza – ha detto al termine della riunione la presidente bolognese dell’Anpi, Anna Cocchi – la nostra presenza alla Festa del Pd che io ritengo importante”.
Quanto al dibattito pubblico proposto da Renzi al presidente nazionale dell’Anpi Carlo Smuraglia, pochi minuti fa la segreteria nazionale dell’Anpi ha dato parere favorevole. “Naturalmente – spiega una nota dell’associazione – sede, data, modalità di svolgimento e scelta del moderatore (o della moderatrice) dovranno essere concordate, in breve tempo, tra i rispettivi organismi a ciò delegati, in modo da garantire paritarie condizioni di imparzialità e linearità del dibattito. Se esso potrà essere realizzato, appunto, con modalità concordate, come ci auguriamo, rappresenterà anche una buona occasione per fornire un significativo esempio di civile confronto sul merito, dimostrando che anche su temi particolarmente delicati si può democraticamente confrontarsi; con evidente vantaggio per l’intera campagna referendaria”.
Il Pd bolognese era stato il primo a candidarsi per ospitare il confronto diretto, ora si vedrà se la Festa al Parco Nord sarà effettivamente la sede. Sulla questione dello stand, il segretario bolognese Francesco Critelli ha chiarito che “quello che ci preoccupava era che si facesse campagna contro il Pd alla festa del Pd. Tuttavia, noi non andiamo a sindacare sui materiali che si tengono all’interno degli stand. Non sono Erdogan, non censuro nessuno”.
Ieri all’inaugurazione della Festa è arrivata la vice segretaria nazionale dei democratici Debora Serracchiani. “Mi auguro assolutamente – ha detto con ironia – che non mi buttino fuori, perché io sono convintamente iscritta all’Anpi, ho condiviso tutti i valori, amo la nostra Carta e penso che sia necessario modificare la seconda parte e non toccare la prima. Penso che dal confronto nel merito ci si possa comprendere e trovare una sintesi. Si possono anche migliorare le opinioni degli uni e degli altri e spero che questo sia possibile farlo come lo faremo qui alla Festa di Bologna. È un bene che l’Anpi ci sia”.
Ma la tensione in materia di riforma della Costituzione e referendum rimane. Proprio ieri, infatti, allo stand Anpi si è presentata una signora di mezza età. “Guardi, io vorrei restituirle la tessera” ha detto, senza aggiungere altro, alla presidente Anpi di Bologna Anna Cocchi, lasciandole la tessera in mano. Al gazebo, aperto dopo mille polemiche, ha fatto visita subito il segretario regionale Cgil Vincenzo Colla. L’Anpi ha comunque tutta l’intenzione di fare campagna per il referendum. Nel banchetto erano infatti già presenti diversi volantini e pubblicazioni per il No.
Il programma della kermesse democratica bolognese, ha, come di consueto, numeri imponenti : 3mila volontari per un milione di visitatori attesi nei 32mila metri quadrati allestiti. E una sorpresa: l’arrivo del capitano Kirk di Star Trek, vale a dire la star hollywoodiana William Shatner, la prima a varcare i cancelli di via Stalingrado. Grazie a un cachet segretissimo e di certo non economico. Tra i grandi ospiti della politica, la presidente della Camera Laura Boldrini (17 settembre), sei ministri del governo e diversi big del partito a partire da Maria Elena Boschi. Tanti i big della politica nazionale ci sono anche Giuliano Poletti il 4 settembre, Dario Franceschini e Andrea Orlando il 5, Maurizio Martina il 13, Graziano Delrio il 18. Poi il presidente Pd Matteo Orfini, Roberto Speranza, Gianni Cuperlo, gli ex segretari Walter Veltroni e Pierluigi Bersani. Attesa anche Bianca Berlinguer, oltre al presidente della Regione Bonaccini e al suo predecessore Vasco Errani.