Firenze – E’ inevitabile. Nella discussione oggi in consiglio comunale incentrata sulla relazione dell’assessore Giorgetti circa lo stato dell’avanzamento dei lavori e della mobilità, non poteva non mancare una forte critica all’amministrazione per quanto riguarda il gigantesco caos che stamattina ha paralizzato tutta l’area di Careggi, comprese le ambulanze che, come sottolinea la consigliera Cristina Scaletti, sono rimaste ferme a sirene spiegate senza riuscire a levarsi dalla morsa delle macchine ferme.
L’imprevisto è dovuto alla rottura di un tubo dell’acquedotto in via Bolognese, che è stato ripristinato pochi minuti fa, verso le 16.30. Per evitare il ripetersi di un tale caos della mobilità sono in molti a suggerire un piano del traffico che preveda tutti i possibili imprevisti, oltre all’utilizzo (è Stefania Collesei a suggerirlo) della rete di “passaggi” collinari ben conosciute dai residenti.
Ma la vera notizia la dà proprio l’assessore Giorgetti, dal momento che annuncia sia il dato del recupero sul ritardo dei lavori per quanto riguarda la linea 3 sia una data di realizzazione finale: 14 febbraio 2018. Per la linea 2, che si scontra con i ritardi di Rfi per le strutture connesse sia all’Av, il porblema sarà riuscire a calcolare i mesi dello slittamento.
Per quanto riguarda la Linea 2, quella che risulta più problematica, ecco il dettaglio:
La linea 2 prevede una serie di cantieri già aperti e altri in procinto di partire: i cantieri vanno dall’aeroporto di Firenze e stazione Santa Maria Novella.
Tratto Peretola-Guidoni: i lavori continuano e rispetto ai ritardi sulla programmazione si sta recuperando, anche con l’introduzione di nuovi macchinari.
Via Allori-Via Vecchi. Vanno avanti i lavori propedeutici sui sottoservizi che riguardano anche una sede di condominio. Il tratto tramviario prenderà il via a luglio.
Torre Agli-Lippi Macia, ci sono già i cantieri della tramvia. Per quanto riguarda i ritrovamenti archeologici, oggi è arrivato il verbale sul sopralluogo di venerdì, da cui si può forse dedurre che, una volta conclusi i lavori di analisi catalogazione e ripulitura, basterà la documentazione di quanto ritrovato per poi andare avanti col cantiere. Intanto a monte e a valle i lavori possono proseguire.
Via di Novoli: qui si stanno montando i binari. Obiettivo, a fine estate sarà completate le pavimentazione, con due corsie di viabilità in entrata e in uscita.
Fermata San Donato: in questo tratto si attende il viadotto di San Donato, su cui la concessionaria sta predisponendo un progetto migliorativo che prevede, invece degli otto piloni che dovevano sorreggere il viadotto, tre piloni. I lavori si dovrebbero chiudere entro la fine di luglio (370 m lineari) che vanno dalla rotatoria di Novoli a via Mariti.
Ma il vero problema riguarda l’area di gestione della Rfi. Al primo posto, viale Corsica: qui un importante manufatto cui dovrebbero “agganciarsi” i lavori della tramvia non c’è ancora. Si sta parlando del manufatto di sbocco e della ristrutturazione del Palazzo Mazzoni come da prescrizione della soprintendenza. Il manufatto di sbocco è in pratica l’allargamento del fiume Mugnone. Senza non è possibile far raggiungere i binari del tram nei pressi della stazione Foster. Dunque, slittamento delle date dei lavori, non si con precisione di quanti mesi. Circa il problema, l’assessore Giorgetti ricorda che esiste un accordo con Rfi da sottoscrivere appena le stesse Ferrovie scorporando i lavori dell’Alta Velocità metterà in atto il progetto che sarà pronto così per la sottoscrizione. Per quanto riguarda Palazzo Mazzoni, ci sarà anche, visto che risultano ancora alcune famiglie in quella sede, uno sfratto forzoso a settembre.