
Poche migliaia di persone per la seconda edizione del Remilia Pride. Un pomeriggio di festa per le vie del centro storico di Reggio Emilia ma con numeri molto più bassi rispetto al 2017, prima edizione, con 13.000 manifestanti.
“Abbiamo avuto oltre 200 donatori per sostenere il Pride e 27 comuni che hanno dato il patrocinio oltre a una miriade di associazioni e sigle politiche” – ha detto Jacopo Vanzini, ragazzo transgender e vicepresidente di Arcigay Gioconda, dal palco in Piazza della Vittoria – “In questa Italia che cerca di cancellarci ogni giorno è una grande rivincità”.
Luca Vecchi, sindaco di Reggio Emilia, ha evidenziato che la nostra città è stata la prima città a celebrare una unione civile in Italia e sarà la prima a svolgere un matrimonio egualitario.
“Non arretreremo nel sostegno alla casa Arcobaleno, ma neanche nel sostenere le famiglie omogenitoriali che questo governo vuole cancellare proponendo una visione da medioevo. Il conflitto per ottenere i diritti io penso sia necessario così come da questa stessa piazza Nilde Iotti andò in scontro per ottenere la parità tra uomini e donne in Italia”.