Firenze – Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. L’intervento di Donata Bianchi (Presidente Commissione Pari opportunità)
“Oggi in Consiglio comunale abbiamo dedicato uno spazio di riflessione sul fenomeno della violenza di genere, un problema maschile di cui sono vittime donne, bambini e bambine.
Ci sono tante iniziative importanti che meritano attenzione, tutte di grande valore e realizzate da realtà associative che da decenni sono impegnate a fianco delle vittime di violenza. Tra tutte – spiega la presidente della Commissione Pari opportunità, pace, diritti umani, relazioni internazionali, immigrazione Donata Bianchi – voglio ricordare le iniziative del Filorosso nel quartiere 4 perché l’iniziativa delle panchine rosse è un’ottima pratica da diffondere sul territorio, esse sono simbolo dell’impegno contro la violenza di genere e vi sono impegnati i ragazzi e le ragazze delle unità di strada, quindi giovani generazioni cui spetta prendere il testimone di questo impegno personale e civile. Voglio poi sostenere il richiamo che ogni anno lo Spi CGIL ci propone affinché si presti attenzione alle donne anziane, soggetti vulnerabili, fortemente danneggiate dalle regole del lockdown. Esse – continua la presidente Donata Bianchi – sono vittime di violenze fisiche, psicologiche e sessuali. Sono vittime di violenza economica. Le violenze che subiscono sono spesso minimizzate o negate. Ma esse sono spesso colonne di contesti familiari che chiedono loro supporto per assistere bambini, prendersi cura dei grandi anziani, continuare a contribuire al reddito familiare, diventato incerto per tante famiglie.
Grazie al dibattito degli ospiti in Consiglio comunale – conclude la presidente della Commissione Pari opportunità, pace, diritti umani, relazioni internazionali, immigrazione Donata Bianchi – è stata resa evidente la radice culturale delle violenze, che si alimentano di una discriminazione sociale che legittima un disvalore profondo verso la dignità e il corpo delle donne. Gli uomini devono assumere la propria responsabilità a fronte di un fenomeno non emergenziale, che affonda le radici nei comportamenti quotidiani”.
Foto: Donata Bianchi